Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Memorizziamo solo le informazioni che crediamo saranno rilevanti in futuro


Una teoria che collega la codifica della memoria alle aspettative della rilevanza futura può spiegare meglio come funziona la memoria umana, secondo un team di psicologi della Penn State.


La psicologia moderna propone due teorie principali per spiegare i meccanismi della formazione dei ricordi:

  • La prima è la codifica basata sugli oggetti; si conservano tutte le informazioni su un oggetto nella memoria di lavoro.
  • La seconda è la codifica basata sulle caratteristiche; si ricordano selettivamente gli aspetti di un oggetto.


Ad esempio, se si guarda un gruppo di persone che giocano a basket, secondo la teoria basta sulla codifica degli oggetti, il cervello ricorda tutti gli aspetti della palla. Nella codifica basata sulle caratteristiche, il cervello ricorda che ha visto una palla, ma può non avere alcun ricordo del colore, se il colore della palla è una caratteristica non necessaria, in base all'attività del momento.


La teoria proposta ('legame basato sull'aspettativa') suggerisce che i soggetti possono ricordare le caratteristiche viste in una scena o film senza ricordare necessariamente quale oggetto è legato a certe caratteristiche, quando non è necessario farlo. "La scoperta chiave è stata che seguire un oggetto per un lungo periodo di tempo non garantisce che tutte le caratteristiche di tale oggetto sono associate correttamente nella memoria", ha detto Brad Wyble, assistente professore di psicologia.


I ricercatori hanno testato 60 partecipanti, chiedendo loro di guardare dei video dove 2 palle erano gettate tra più persone. La prima palla lanciata era la palla bersaglio. I partecipanti contavano il numero di volte che la palla era passata da una persona all'altra. La seconda palla era una distrazione. Ogni partecipante osservava 36 test, registrando il numero di palle bersaglio dopo ognuno di essi. Le palle di ogni video erano rosse, verdi, blu o viola. I ricercatori hanno riferito le loro scoperte in un numero recente di Cognition.


Per i primi 31 test, i partecipanti hanno scelto solo il numero di passaggi effettuati con la palla bersaglio. Dopo il trentaduesimo esperimento, un messaggio spuntava sullo schermo del partecipante, dicendo: "Questa è una prova di memoria a sorpresa! Qui testiamo il 'colore' della palla bersaglio. Premi un numero corrispondente per indicare il 'colore' della palla bersaglio".


A questa domanda, il 37 per cento dei partecipanti (22 su 60) ha risposto con il colore sbagliato della palla, e 16 di queste 22 risposte errate avevano preso il colore della palla di distrazione. "I partecipanti hanno ricordi del colore di entrambe le palle, ma quei ricordi non sono attaccati specificamente alla palla bersaglio o a quella di distrazione", ha detto Hui Chen, borsista post-dottorato in psicologia e primo autore.


È statisticamente significativo che il 73 per cento dei partecipanti abbia risposto con il colore della palla di distrazione. Se i partecipanti non avevano alcun ricordo del colore delle palle viste sul video, come suggerisce la codifica basata sulle caratteristiche i partecipanti avrebbero scelto la palla distrattore solo nel 33 per cento del tempo in cui non riuscivano a ricordare il colore della palla bersaglio.


Dopo il test con la domanda a sorpresa, sono seguiti 4 test di controllo, in cui i partecipanti hanno riferito il colore della palla bersaglio e il numero di volte che è passata la stessa palla. Per questi test, l'errore di risposta è stato ancora una volta più basso. Solo il 14 per cento dei partecipanti ha risposto in modo errato nei test di controllo, rispetto al 37 per cento del test 'sorpresa'.


"Quello che possiamo dimostrare è che l'attenzione non è sufficiente a garantire una memoria accurata", ha detto Wyble. "C'è bisogno di un qualche tipo di aspettativa che è importante attribuire certe caratteristiche all'oggetto". Ciò indica che gran parte di ciò che una persona riesce a memorizzare è basata sulla sua aspettativa di quali informazioni avrà bisogno di ricordare. Una volta che i partecipanti si sono resi conto che avrebbero avuto bisogno di riferire il colore della palla, sono riusciti a farlo con precisione elevata.


Per garantire che i risultati fossero robusti, l'intero esperimento è stato ripetuto una seconda volta con un nuovo gruppo di partecipanti. Il nuovo esperimento ha replicato i risultati dell'esperimento precedente, fornendo ulteriore sicurezza che tali errori sorprendenti di memoria sono un effetto autentico.


La ricerca è stata finanziata dalla National Science Foundation.

 

 

 


Fonte: Meg Mclaurin in Penn State (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hui Chen, Garrett Swan, Brad Wyble. Prolonged focal attention without binding: Tracking a ball for half a minute without remembering its color. Cognition, 2016; 147: 144 DOI: 10.1016/j.cognition.2015.11.014

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)