Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'amiloide-beta provoca perdita di memoria anche prima della degenerazione cerebrale

L'amiloide-beta provoca perdita di memoria anche prima della degenerazione cerebraleUna proteina del cervello, ritenuta una componente fondamentale del progresso della demenza, può causare la perdita di memoria nel cervello sano ancor prima che appaiano i segni fisici della degenerazione, secondo una nuova ricerca effettuata all'Università del Sussex.


Lo studio, pubblicato ieri, 29 maggio, su Scientific Reports, rivela un legame diretto tra il principale responsabile dell'Alzheimer e la perdita di memoria.


L'Alzheimer è caratterizzata dalla formazione di placche amiloidi nel tessuto cerebrale. Queste placche amiloidi sono costituite da una proteina insolubile chiamata «amiloide-beta» (Abeta), che forma piccole strutture chiamate «oligomeri» che sono importanti nella progressione della malattia.


Pur essendo coinvolte nell'Alzheimer, sappiamo poco del modo in cui queste proteine determinano la perdita di memoria. I ricercatori di neuroscienze della Sussex hanno studiato come l'Abeta influenza il cervello sano di lumache di stagno (Lymnaea stagnalis) osservando l'effetto della somministrazione della proteina a seguito di un compito con ricompensa in cibo.


I risultati hanno dimostrato che le lumache trattate con Abeta avevano una memoria significativamente deteriorata 24 ore dopo il test con il compito del cibo, anche se il tessuto cerebrale non mostrava alcun segno di danno.


L'autrice principale dello studio Lenzie Ford ha detto che questo dimostra che l'Abeta da sola è sufficiente per portare ai sintomi di perdita di memoria che sono ben noti nell'Alzheimer. "Abbiamo osservato che il cervello di lumaca rimane apparentemente sano, anche dopo l'applicazione della proteina. Non c'è nessuna perdita di tessuto cerebrale, nessun segno di morte cellulare, nessun cambiamento nel comportamento normale degli animali, ma la memoria è persa. Questo dimostra che le proteine amiloidi di Alzheimer non solo influenzano la memoria, uccidendo i neuroni del cervello, ma sembrano essere l'obiettivo di percorsi molecolari specifici necessari per conservare i ricordi".


Il professor George Kemenes, neuroscienziato della Sussex, pioniere della comprensione dei meccanismi molecolari dell'apprendimento e della memoria nel sistema nervoso della lumaca di stagno, ha detto: "Poiché capiamo così bene i percorsi della memoria, il cervello semplice della lumaca ci ha fornito il sistema di modello ideale per collegare la perdita assodata di memoria all'Abeta pura".


Il lavoro costituisce una piattaforma per un esame più approfondito dei meccanismi e degli effetti sulle vie della memoria che portano a questa perdita.


Il professor Serpell, autore senior dello studio e condirettore del Dementia Research Group della University of Sussex, ha detto: "E' assolutamente essenziale capire come si sviluppa l'Alzheimer, per trovare obiettivi specifici per terapie che combattono questa malattia".

 

 

 

 

 


Fonte: University of Sussex (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lenzie Ford, Michael Crossley, Thomas Williams, Julian R. Thorpe, Louise C. Serpell & György Kemenes. Effects of Aβ exposure on long-term associative memory and its neuronal mechanisms in a defined neuronal network. Scientific Reports, 2015 DOI: 10.1038/srep10614

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)