Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Istruzione combatte l'obesità, fattore di rischio della demenza

Una ricerca sull'aumento dell'obesità legata all'urbanizzazione nei paesi a basso e medio reddito, ha scoperto che l'educazione è un fattore chiave per ridurre l'impatto negativo sulla salute delle donne.


Lo studio, condotto da ricercatori della University College di Londra (UCL) e pubblicato sulla rivista BMC Public Health, ha scoperto che le donne senza istruzione formale impiegate in lavori sedentari hanno una probabilità doppia di essere 'obese centralmente' (nella circonferenza della vita) rispetto alle donne senza istruzione che lavorano in agricoltura.


Tuttavia, non c'é alcuna associazione di questo tipo per le donne con un minimo di istruzione formale. Le donne istruite nelle occupazioni sedentarie non hanno maggiori probabilità di essere obese centralmente rispetto alle donne istruite impegnate in agricoltura.


Lo studio ha esaminato un campione di 2.465 donne di oltre 60 anni che hanno partecipato allo studio sulle Quattro Province Cinesi finanziato dal Alzheimer's Research UK e condotto dal dott Ruoling Chen mentre era all'UCL. "La Cina, come un certo numero di altre economie emergenti, sta subendo una rapida transizione economica, e molte persone si spostano dai lavori agricoli ai posti di lavoro manuali e quelli basati su servizi, nelle città" dice il Dott. Amina Aitsi-Selmi, l'autorice principale dello studio e laureata Wellcome Trust all'UCL.

"Milioni di donne lasciano le loro famiglie di origine per la città, per migliorare le loro condizioni e le prospettive di vita", continua. "In parallelo, i mercati cinesi si stanno aprendo a nuovi prodotti di consumo e stili di vita che comportano cambiamenti nella dieta e nei modelli di attività fisica. Come conseguenza, il rischio di obesità sta aumentando rapidamente nella popolazione cinese, riflettendo l'impatto della crescente epidemia di obesità in tutto il mondo".


I dati utilizzati dallo studio rappresentano la popolazione cinese a livello nazionale e considerano le informazioni demografiche, sociali e sanitarie dettagliate di tutte le partecipanti. Ciò comprende la misurazione della circonferenza della vita, usata come marcatore sensibile dell'obesità centrale e nota per essere associata al rischio di diabete e malattie cardiache.


Lo studio si é chiesto se le donne istruite avessero livelli più bassi di obesità rispetto alle coetanee non istruite, quando si sono trasferite dall'agricoltura ad un posto di lavoro non agricolo. Lo studio ha considerato anche l'impatto dei comportamenti sanitari, compresi i modelli alimentari, il fumo e il consumo di alcol, tutti fattori che influenzano il rischio di obesità.


"Stiamo solo iniziando ad esaminare l'effetto dei determinanti dell'obesità, come l'istruzione e l'occupazione, sulle donne nei paesi a basso e medio reddito", dice il Dott. Aitsi-Selmi. "A differenza dei paesi a reddito alto, dove l'obesità tende a concentrarsi nelle donne povere con livelli bassi di istruzione, il modello di obesità varia secondo il fattore sociale esaminato. Ciò è importante perché significa che siamo in grado di indirizzare gli interventi ai gruppi giusti e può darci degli indizi sui meccanismi alla base dell'obesità nelle economie emergenti, dove l'ambiente alimentare ed economico è storicamente unico".


"E' necessaria ulteriore ricerca per spiegare questi risultati, ma sembra che l'istruzione possa fornire competenze cognitive che aiutano le persone a prendere decisioni migliori circa la loro salute", conclude il dottor Aitsi-Selmi. "Il nostro studio suggerisce che l'investimento nell'istruzione delle donne può dare loro la facoltà di prendersi cura meglio della loro salute. Tuttavia, [l'istruzione] non sostituisce nè un buon sistema di sanità pubblica nè le regole sulle attività commerciali, come il marketing che preme sugli individui per consumare prodotti malsani e prendersi rischi inutili con la salute".

 

 

 

 

 


Fonte: University College London - UCL, via AlphaGalileo.

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)