Un nuovo studio fornisce una prova convincente che l'associazione tra la capacità cognitiva e la materia grigia corticale in età avanzata può essere in gran parte fatta risalire all'abilità cognitiva infantile.
Lo studio congiunto del Montreal Neurological Institute and Hospital, di The Neuro, della McGill University e dell'Università di Edimburgo in Gran Bretagna è stato pubblicato ieri, 4 Giugno in Molecular Psychiatry.
Si è pensato per lungo tempo che la conservazione dello spessore corticale del cervello fosse un fattore determinante nella capacità cognitiva superiore in età avanzata; tuttavia la disponibilità, seppure rara, di punteggi cognitivi infantili rivela altre possibili spiegazioni.
Gli autori principali dell'articolo, il dottor Sherif Karama del Montreal Neurological Institute and Hospital, e il dottor Ian Deary dell'Università di Edimburgo, hanno scoperto infatti che la capacità cognitiva dell'infanzia rappresenta oltre i due terzi dell'associazione tra la capacità cognitiva e lo spessore corticale in età avanzata.
I ricercatori hanno confrontato i risultati dei test standard di intelligenza su 588 persone fatti quando i soggetti avevano 11 anni e quando ne avevano 70, così come le scansioni MRI del cervello fatte quando i partecipanti hanno compiuto i 73 anni. Quelli con demenza sono stati esclusi dall'analisi.
"Senza i risultati cognitivi all'inizio della vita, si sarebbe tentati di concludere che conservare lo spessore corticale in età avanzata sia fondamentale per un invecchiamento cognitivo riuscito, mentre, invece, si tratta di una associazione per tutta la vita", dice il Dott. Karama, che ha svolto approfondite ricerche sui fattori che influenzano lo sviluppo cognitivo.
"Le ragioni alla base di questa associazione permanente sono probabilmente complesse. Ci potrebbe essere una associazione dinamica e reciproca tra spessore corticale e capacità cognitiva. Ad esempio, un maggiore spessore corticale nell'infanzia potrebbe portare ad una maggiore capacità cognitiva, che a sua volta potrebbe portare ad una maggiore probabilità di impegnarsi in attività stimolanti che potrebbero risultare in un mantenimento corticale migliore. Nel complesso, questi risultati possono essere compatibli con l'idea che i fattori che spiegano l'associazione tra la capacità cognitiva e lo spessore corticale in età avanzata agiscono per tutta la vita e non esclusivamente in vecchiaia".
Il finanziamento dello studio congiunto comprende sovvenzioni dal Fonds de la recherche en santé du Quebec, dal programma Research into Ageing, dal Disconnected Mind Project finanziato da Age-UK, dal Uk Medical Research Council, dallo Scottish Funding Council, Regno Unito Biotechnology and Biological Sciences Research, dall'Engineering and Physical Sciences Research Council, dall'Economic and Social Research Council, e dal Medical Research Council.
Fonte: McGill University.
Riferimento: S Karama, M E Bastin, C Murray, N A Royle, L Penke, S Muñoz Maniega, A J Gow, J Corley, MdelC Valdés Hernández, J D Lewis, M-É Rousseau, C Lepage, V Fonov, D L Collins, T Booth, P Rioux, T Sherif, R Adalat, J M Starr, A C Evans, J M Wardlaw, I J Deary. Childhood cognitive ability accounts for associations between cognitive ability and brain cortical thickness in old age. Molecular Psychiatry, 2013; DOI: 10.1038/mp.2013.64
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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