Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Estratto di tè verde interferisce con la formazione delle placche amiloidi nell'Alzheimer

Ricercatori dell'Università del Michigan hanno trovato un nuovo beneficio potenziale di una molecola nel tè verde: previene il misfolding [=errata piegatura] di specifiche proteine nel cervello.

L'aggregazione di queste proteine, chiamate amiloidi associate al metallo, è connessa all'Alzheimer e alle altre malattie neurodegenerative.


Ricercatori dell'Università del Michigan hanno
trovato un nuovo beneficio potenziale di una
molecola nel tè verde: previene il misfolding di
specifiche proteine nel cervello. (Credit: Image
courtesy of University of Michigan)


Un articolo pubblicato di recente nei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) spiega come Mi Hee Lim, del Life Sciences Institute della UM, e un team interdisciplinare di ricercatori, abbiano usato l'estratto di tè verde per controllare la generazione in laboratorio di aggregati di amiloide-β associata al metallo, e collegati all'Alzheimer.


La molecola specifica nel tè verde (epigallocatechina-3-gallato, nota anche come EGCG), impedisce la formazione di aggregati, abbattendo le strutture degli aggregati esistenti nelle proteine che contengono metalli - in particolare rame, ferro e zinco.


"Molte persone sono molto entusiaste di questa molecola"
, dice la Lim, notando che le EGCG e altri flavonoidi nei prodotti naturali sono da tempo riconosciuti come potenti antiossidanti. "Abbiamo usato un approccio multidisciplinare. Questo è il primo esempio di indagini centrate sulla struttura e multidisciplinari, di tre ricercatori principali con tre diverse aree di competenza". Il team di ricerca includeva chimici, biochimici e biofisici.


Anche se molti ricercatori stanno studiando le piccole molecole e gli amiloidi associati al metallo, la maggior parte di loro cerca con una prospettiva limitata, dice Lim, assistente professore di chimica e professore assistente di ricerca al Life Sciences Institute, dove si trova il suo laboratorio e dove conduce le ricerche. "Ma noi crediamo che bisogna avere molti approcci contemporanei, perché il cervello è molto complesso" lei dice.


Il documento su PNAS è un punto di partenza, dice la Lim, e la fase successiva del suo team sarà "ottimizzare" la molecola e quindi verificare la sua capacità di interferire con la formazione di placche nei moscerini della frutta. "Vogliamo modificarle per il cervello, per interferire in particolare con le placche associate all'Alzheimer", ha detto.


La Lim ha intenzione di collaborare con Bing Ye, un neurobiologo della LSI. Insieme, i ricercatori metteranno alla prova il potere della nuova molecola di inibire la potenziale tossicità degli aggregati contenenti proteine e metalli nei moscerini della frutta.


Hanno collaborato i seguenti ricercatori della UM: Sanghyun Lee e Jung-Suk Choi del Life Sciences Institute; Alaina DeToma, Suk-Joon Hyung, Akiko Kochi e Brandon Ruotoloa del Department of Chemistry; e Jeffrey Brender, Ayyalusamy Ramamoorthy e Subramanian Vivekanandan del Department of Chemistry and Biophysics. Il lavoro è stato finanziato dal National Institutes of Health, dall'Alzheimer's Association, dall'Alzheimer's Art Quilt Initiative, dall'American Heart Association, e da una borsa di studio di Dottorato di ricerca del National Science Foundation Study.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: University of Michigan.

Riferimento:
S.-J. Hyung, AS DeToma, JR Brender, S. Lee, S. Vivekanandan, A. Kochi, J.-S. Choi, A. Ramamoorthy, BT Ruotolo, MH Lim. Insights into antiamyloidogenic properties of the green tea extract (-)-epigallocatechin-3-gallate toward metal-associated amyloid- species. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2013; DOI: 10.1073/pnas.1220326110.

Pubblicato in Science Daily il 5 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.