Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cloto, dea greca che fila la trama della vita, ci aiuterà per l'Alzheimer e la SM?

The Triumph of Death or The Three FatesLe tre Parche, a destra Cloto (Fonte: Wikipedia)Ricercatori della School of Medicine della Boston University (BUSM) guidati da Carmela Abraham, PhD, professore di biochimica, insieme a Cidi Chen, PhD, e altri collaboratori, riferiscono che la proteina Cloto ha un ruolo importante per la salute della mielina, il materiale isolante che consente la comunicazione rapida tra le cellule nervose.

Questa scoperta, che appare online nel Journal of Neuroscience, potrebbe portare a nuove terapie per la sclerosi multipla (SM) e l'Alzheimer (AD), dove sono comuni anche anomalie alla sostanza bianca, in gran parte ignorate.


La SM è una malattia infiammatoria che danneggia la guaina mielinica grassa intorno agli assoni del cervello e del midollo spinale. Questa distruzione, perdita o cicatrizzazione delle guaine provoca un ampio spettro di sintomi. L'insorgenza della malattia avviene di solito nei giovani adulti, più comunemente donne. Nella SM la mielina viene attaccata dal sistema immunitario e non può essere completamente restaurata dalle cellule che producono mielina (oligodendrociti maturi).


I ricercatori hanno scoperto che l'aggiunta di proteine Cloto ad oligodendrociti immaturi li fa maturare e produrre le proteine necessarie per la produzione di mielina salutare. "Questi risultati nel loro insieme indicano che la Cloto potrebbe diventare un bersaglio di farmaci per la sclerosi multipla e per le altre malattie della sostanza bianca, tra cui l'AD", spiega la Abraham che, assieme ai colleghi, ha identificato e sta lavorando all'ottimizzazione di un certo numero di piccole molecole che potrebbero costituire la base per lo sviluppo di farmaci terapeutici, che aumentano la quantità di proteina Cloto nel cervello.


Poiché la Cloto non è solo un soppressore di invecchiamento, ma anche un soppressore di tumore (come dimostrato da altri gruppi di ricerca), gli interventi con farmaci che potenziano la Cloto possono risolvere alcune delle malattie umane più resistenti ai trattamenti, secondo la Abraham.


La Klotho prende il nome dalla dea greca, figlia di Zeus, che fila la trama della vita (quella a destra in piedi nell'immagine sopra). Il laboratorio della Abraham è stato il primo a scoprire, nel 2008, che il livello di Klotho nel cervello diminuisce con l'età.

 

 

 

***********************
Fonte: Materiale del Boston University Medical Center, via EurekAlert!, a service of AAAS.
- Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimento:
C.-D. Chen, JA Sloane, H. Li, N. Aytan, EL Giannaris, E. Zeldich, JD Hinman, A. Dedeoglu, DL Rosene, R. Bansal, JI Luebke, M. Kuro-o, CR Abraham. The Antiaging Protein Klotho Enhances Oligodendrocyte Maturation and Myelination of the CNS. Journal of Neuroscience, 2013; 33 (5): 1927 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.2080-12.2013.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.




Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.