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'Nordic Walking' vincente per pazienti con scompenso cardiaco

Una popolare routine europea per la forma fisica, chiamata Nordic walking, migliora la salute dei pazienti con insufficienza cardiaca, secondo un nuovo piccolo studio.

Nel Nordic Walking, la gente cammina con bastoncini e muove le braccia con movimenti simili a quelli dello sci di fondo. Questa forma di esercizio in rapida crescita in Europa è sicuro per i pazienti più anziani.


L'esercizio aerobico migliora la qualità di vita dei pazienti con scompenso cardiaco e riduce il rischio di ospedalizzazione, ma molti pazienti con insufficienza cardiaca trovano difficile esercitarsi. Il nuovo studio, che comprendeva 12 pazienti con insufficienza cardiaca, ha concluso che il Nordic Walking permette a questi pazienti di aumentare in modo sicuro l'intensità del loro esercizio e di ottenere ulteriori vantaggi al cuore e ai polmoni rispetto alla camminata normale.


La presentazione dei risultati dello studio è programmata per questo mese al Congresso Heart Failure di Belgrado in Serbia, che costituisce l'incontro annuale dell'Associazione Heart Failure della Società Europea di Cardiologia. "Nel Nordic Walking abbiamo un grande carico di lavoro perché usiamo gruppi muscolari supplementari", detto in un comunicato stampa dell'associazione il primo autore Andrzej Lejczak, fisioterapista dell'Ospedale Militare di Wroclaw in Polonia, e studente Ph.D alla Scuola Universitaria di Educazione Fisica di Wroclaw. "Camminiamo con quattro arti, quindi esercitiamo allo stesso tempo le braccia e le gambe, ecco perché abbiamo una tale risposta benefica", ha spiegato.


I risultati mostrano che "il Nordic Walking è sicuro e può essere incluso nei programmi di riabilitazione cardiaca per i pazienti con insufficienza cardiaca", ha aggiunto Lejczak.


Poiché lo studio è molto piccolo, e i risultati sono stati presentati in una riunione medica, i dati e le conclusioni dovrebbero essere considerati preliminari fino alla pubblicazione in una rivista medica peer-reviewed [a revisione paritaria].

 

 

 

 

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Pubblicato da Robert Preidt in HealthDay il 29 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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