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Azioni e comportamenti della quotidianità legati a migliore benessere mentale

young woman through defocused friend Image by Freepik

Chiacchiere regolari con gli amici, tempo trascorso in natura e attività mentalmente coinvolgenti sono fortemente legate a una salute mentale migliore, secondo una nuova ricerca eseguita alla Curtin University di Perth / Australia, che evidenzia il potere di comportamenti semplici e quotidiani per migliorare il benessere.


Lo studio ha esaminato più di 600 adulti dell'Australia occidentale e ha trovato che le persone che chiacchieravano quotidianamente con altri hanno ottenuto 10 punti in più su una scala di benessere mentale standard rispetto a quelle che lo facevano meno di una volta alla settimana. Trascorrere del tempo nella natura ogni giorno era associato ad un aumento di 5 punti, mentre anche frequenti incontri con gli amici, attività fisica, praticare spiritualità e aiuto agli altri erano legati a un miglioramento del benessere mentale.


La prima autrice, prof.ssa Christina Pollard della Curtin, ha affermato che i risultati offrono prove chiare del fatto che azioni accessibili e a basso costo possono avere un ruolo significativo nel mantenere buona salute e benessere mentale:

"Questi non sono programmi costosi o interventi clinici: sono comportamenti che fanno già parte della vita di molte persone e possono essere facilmente incoraggiati attraverso messaggi di sanità pubblica. La connessione regolare con gli altri, anche una chiacchiera quotidiana, può fare una differenza misurabile per come si sentono le persone. Allo stesso modo, trascorrere del tempo all'aperto o fare qualcosa che richiede di pensare e concentrarsi come fare i cruciverba, leggere o apprendere una nuova lingua fornisce un importante ripristino mentale".


La ricerca ha valutato 15 comportamenti promossi dalla campagna ACT Belong Commit e ha riscontrato che il benessere mentale è aumentato in modo coerente con la frequenza di partecipazione a questi comportamenti. La consapevolezza della campagna era alta, l'86% dei partecipanti la riconosceva, mentre quasi tutti concordavano sul fatto che la salute mentale dovrebbe essere prioritaria insieme alla salute fisica.


Nonostante sia stato condotto durante la pandemia di Covid-19, quando le restrizioni limitavano le interazioni sociali, il 93% degli intervistati non ha riferito disagio psicologico e i punteggi medi di benessere mentale erano paragonabili alle norme pre-pandemiche internazionali.


La prof.ssa Pollard ha affermato che lo studio fornisce un motivo forte per investimenti a lungo termine in campagne di promozione della salute mentale a livello di popolazione, che vanno oltre la consapevolezza e consentono alle persone di intraprendere azioni significative:

"Questa ricerca conferma che quando le persone sono supportate e incoraggiate a impegnarsi in comportamenti mentalmente sani, i benefici possono essere avvertiti in tutta la comunità. Si tratta di prevenzione, non solo di trattamento, di aiutare le persone a rimanere mentalmente sane prima che arrivino al punto di crisi".

 

 

 


Fonte: Lucien Wilkinson in Curtin University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: CM Pollard, [+6], L Millar. The association between participation in mental health protective behaviours and mental well-being: cross sectional survey among Western Australian adults. SSM - Mental Health, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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