Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vivi bene, pensa bene: ricerca mostra le abitudini sane legate alla salute del cervello

Life Simple 7

Le persone di mezza età, con fattori di rischio come pressione, glicemia e colesterolo non ben controllati, combinati con mancanza di alcune abitudini sane che includono esercizio, dieta e sonno, hanno un rischio più elevato di ictus, demenza o depressione nel seguito della vita, secondo uno studio pubblicato su Neurology®. Questi risultati non dimostrano che non avere abitudini sane aumenta il rischio di queste condizioni, mostrano solo un'associazione.


Gli otto fattori di salute cardiovascolare e cerebrale, noti come Life’s Essential 8 dell'American Heart Association, sono: essere attivi, mangiare meglio, mantenere un peso sano, non fumare, mantenere una pressione sana, dormire a sufficienza e controllare i livelli di colesterolo e zucchero nel sangue.


"La salute del cervello è fondamentale per il benessere ottimale di ogni persona, che ci consente di funzionare al livello più alto possibile e di adattarci costantemente nel mondo", ha affermato l'autore dello studio Santiago Cocchiatti-Tuozzo MD/MHS, della Yale University di New Haven nel Connecticut. "Il nostro studio ha scoperto che fare queste scelte sane di vita in mezza età può avere impatti significativi sulla salute del cervello più avanti nella vita".


Per lo studio, i ricercatori hanno valutato i dati di 316.127 persone con un'età media di 56 anni, seguiti per 5 anni. I ricercatori hanno esaminato i punteggi dei partecipanti negli 8 fattori essenziali di salute cardiovascolare e li hanno organizzati in tre categorie: ottimali, intermedi e carenti. Del gruppo totale, 64.474 persone avevano punteggi ottimali, 190.919 intermedi e 60.734 carenti. I ricercatori hanno quindi valutato i registri sanitari per identificare chi aveva sviluppato una delle seguenti condizioni neurologiche: ictus, demenza o depressione in tarda età.


La cattiva salute del cervello è stata definita come lo sviluppo di una di queste condizioni durante gli anni in cui sono stati seguiti. In totale, l'1,2% dei partecipanti ha soddisfatto la definizione di scarsa salute del cervello, con un totale di 3.753 condizioni. Di quelli con punteggi Life’s Essential 8 ottimali, lo 0,7% ha soddisfatto la definizione di scarsa salute del cervello, rispetto all'1,2% di quelli con punteggi intermedi e all'1,8% di quelli con punteggi scarsi. 


Dopo aver adattato di dati a fattori che potrebbero influenzare il rischio di queste tre condizioni neurologiche, come età, sesso, razza ed etnia, i ricercatori hanno scoperto che le persone con punteggi scadenti sui fattori di stile di vita sano avevano più del doppio delle probabilità di sviluppare una delle tre condizioni neurologiche rispetto alle persone con punteggi ottimali. I ricercatori hanno anche scoperto che le persone che avevano un punteggio intermedio avevano un rischio più elevato del 37% di avere una delle tre condizioni neurologiche rispetto a quelle che avevano un punteggio ottimale.


"Poiché i fattori di rischio che abbiamo esaminato sono tutti quelli su cui le persone possono lavorare per migliorare, i nostri risultati evidenziano i potenziali benefici per la salute del cervello dell'uso di questi 8 fattori di salute cardiovascolare e cerebrale per guidare le scelte di vita sane", ha affermato Clocchiatti-Tuozzo. "Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere questo legame tra abitudini di vita e salute del cervello, nonché come fattori sociali, tipo razza ed etnia, possono influenzare questa connessione".


Per confermare i risultati, i ricercatori hanno ripetuto lo studio in un gruppo di 68.407 partecipanti seguito per un totale di 5 anni e hanno trovato risultati simili. Una limitazione dello studio è che i punteggi dei partecipanti sono stati misurati una sola volta all'inizio dello studio, quindi non spiega potenziali cambiamenti nello stile di vita nei 5 anni successivi.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Clocchiatti-Tuozzo, [+8], GJ Falcone. Life's Essential 8 and Poor Brain Health Outcomes in Middle-Aged Adults. Neurology, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.