Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'anestetico propofol, molto usato, altera la funzione dei neuroni

Ricercatori del Rensselaer hanno scoperto che il propofol diminuisce il trasporto intracellulare.

Il propofol è il farmaco più usato per indurre l'anestesia generale, ma, nonostante la sua frequente applicazione clinica, sappiamo poco come la provoca. In un nuovo studio pubblicato su Molecular Biology of the Cell, un team di ricercatori del Rensselaer Polytechnic Institute ha identificato un effetto finora sconosciuto del propofol nei neuroni.


Lo studio ha scoperto che l'esposizione al propofol ha influito sul processo mediante il quale i neuroni portano alla superficie cellulare le proteine che svolgono la maggior parte delle funzioni cellulari.


Quasi tutte le cellule animali, comprese le cellule umane, sono altamente compartimentate e si basano su un movimento efficiente di materiale proteico tra i compartimenti. Le proteine ​​vengono spostate dal loro sito di sintesi alla posizione in cui svolgono la loro funzione in piccoli trasportatori chiamati 'vescicole'. Questo trasporto deve essere efficiente e altamente specifico per mantenere l'organizzazione e la funzione cellulare.


Il team di ricerca è stato guidato dal dott. Marvin Bentley, assistente professore del Dipartimento di Scienze biologiche, il cui laboratorio studia il trasporto di vescicole nei neuroni. I neuroni dipendono particolarmente dal trasporto delle vescicole, perché i loro assoni - che sono spesso organizzati in fasci nervosi - possono coprire distanze fino a 1 metro nell'uomo. Gli errori nel trasporto delle vescicole sono stati collegati a malattie neurologiche e neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.


Questo nuovo studio ha scoperto che il propofol influenza una famiglia di proteine ​​chiamate chinesine, piccole 'proteine ​​motorie' che muovono le vescicole su piccoli filamenti chiamati microtubuli.


Il team del Dr. Bentley ha osservato che il movimento della vescicola di due importanti chinesine (chinesina-1 e chinesina-3) era ridotto sostanzialmente nelle cellule esposte al propofol. Il team ha quindi dimostrato che i ritardi di trasporto indotti dal propofol hanno portato a una significativa riduzione del rilascio di proteine ​​agli assoni.


"Il meccanismo con cui funziona il propofol non è completamente chiaro"
, ha detto Bentley. "Ciò che abbiamo scoperto è stato inaspettato: il propofol ha alterato il traffico di vescicole nei neuroni vivi".


Nel complesso, questa ricerca contribuisce in modo significativo alla nostra comprensione di come funziona il propofol. La maggior parte degli studi che hanno esaminato il meccanismo anestetico del propofol si erano concentrati sulla sua interazione con un canale ionico chiamato recettore GABAA, che inibisce la neurotrasmissione quando è attivato.


Questo nuovo studio dimostra che il trasporto delle vescicole è un meccanismo aggiuntivo che può essere importante per l'effetto anestetico del propofol. La scoperta di questo nuovo effetto del propofol ha importanti applicazioni per la salute umana e può portare allo sviluppo di migliori farmaci anestetici.


"Utilizzando tecnologie all'avanguardia di scansione sulle cellule vive, il team del dott. Bentley ha migliorato la nostra comprensione del meccanismo d'azione di un farmaco ampiamente usato che sta già influenzando la salute umana ogni giorno"
, ha affermato Curt M. Breneman, decano della Facoltà di Scienze. “La ricerca del dott. Bentley può aprire la strada allo sviluppo di composti correlati che usano questi stessi meccanismi per puntare malattie neurodegenerative debilitanti".

 

 

 


Fonte: Katie Malatino in Rensselaer Polytechnic Institute (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Frank, ...[+2], M Bentley. Propofol attenuates kinesin-mediated axonal vesicle transport and fusion. Molecular Biology of the Cell, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.