Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Morte per soffocamento da cibo: cosa dicono i dati della medicina legale

Dei ricercatori hanno esaminato di recente i rapporti dei medici legali su decessi nelle case di riposo in cui un fattore nella morte della persona era stata il soffocamento e la polmonite ab ingestis. In ogni caso esaminato, il medico legale aveva considerato che la morte era prevenibile. Lo studio evidenzia anche le raccomandazioni per migliorare la sicurezza.

Si stima che fino a due milioni di australiani abbiano la disfagia, che è la difficoltà a mangiare, bere e deglutire. La disfagia è associata a molte condizioni di salute e colpisce le persone con disabilità intellettiva, paralisi cerebrale, lesioni cerebrali traumatiche, Parkinson, ictus, demenza, miosite, cancro alla testa e al collo e gli anziani.


Lo studio, condotto dalla prof.ssa Bronwyn Hemsley della University of Technology Sydney, e pubblicato sul Journal of Law and Medicine, ha esaminato i risultati delle inchieste dei medici legali sulla morte di tre australiani e un canadese in casa di riposo nel 2018-2021.


La prof.ssa Hemsley ha affermato:

"Il soffocamento e la polmonite da aspirazione (ab ingestis), causata dall'inalazione di cibo o liquido nei polmoni, è una delle prime cause di morte prematura nelle case di riposo. Ma c'è molto che le organizzazioni di assistenza alla disabilità e all'anzianità possono fare per prevenirla. Le persone con disfagia hanno il diritto di aspettarsi adeguato supporto e salvaguardia durante i pasti.

"I decessi per soffocamento da cibo possono essere prevenuti con aiuto adeguato degli operatori sanitari, formazione del personale di supporto per l'assistenza a pasti sicuri, interventi per migliorare la consistenza e il valore nutrizionale del cibo e personale di sostegno che fornisca una supervisione sufficiente durante i pasti negli alloggi supportati".


Lo studio ha scoperto che i decessi legati alla disfagia sono dovuti a servizi che non forniscono il tipo di cibo con la consistenza raccomandata per la persona, non riescono a documentare le difficoltà o a coinvolgere professionisti sanitari, non leggono i piani di gestione dei pasti della persona o non assicurano una supervisione sufficiente durante il pasto, o una combinazione di questi problemi.


“È importante sottolineare che questi sono problemi che richiedono servizi migliori da mettere in atto urgentemente. I servizi devono aiutare il proprio personale responsabile di queste cose ad avere abbastanza tempo e a sapere cosa fare per dare un seguito a ciò che è raccomandato per i pasti della persona".


Nel Victoria, il 59% dei decessi del 2018-19 riferiti al medico legale era causato dalla polmonite ab ingestis e nel Nuovo Galles del Sud la prima causa di morte nelle persone con disabilità che vivevano in casa di riposo nel 2016-17 era la polmonite causata da solidi e fluidi nei polmoni.


I casi nelle organizzazioni residenziali evidenziano la necessità di personale, di medici, di personale di supporto e di gestori che comprendono l'importanza di un piano adeguato per i pasti e per assicurare l'attuazione delle diete raccomandate e delle strategie di gestione dei pasti.


Ancora la prof.ssa Hemsley:

“Le persone con disfagia dipendono spesso dagli altri per l'assistenza ai pasti e hanno bisogno di supervisione e supporto. Hanno anche bisogno di una valutazione regolare della loro deglutizione da parte di un logopedista, e della nutrizione da parte di un dietista, per assicurarsi che ricevano cibi e bevande modificati nella consistenza o nella coerenza, se necessario.

“Rapporti adeguati tra personale e ospiti sono importanti per ridurre il rischio di soffocamento e di polmonite da aspirazione e l'attuale crisi del personale di assistenza agli anziani è un problema significativo. È importante anche un migliore finanziamento per cibi appropriati, sani e visivamente accattivanti modificati nella consistenza.

“... L'obiettivo della nostra ricerca non è solo prevenire il ricovero in ospedale e la morte delle persone con disabilità o degli anziani per soffocamento e polmonite da aspirazione, ma anche di rendere i pasti divertenti e sociali per tutti quelli che hanno difficoltà di deglutizione.

"Tutti noi dovremmo sapere cosa fare se i nostri cari o le persone che sosteniamo hanno difficoltà a mangiare o a bere, ... e acquisire più familiarità su come rispondere per aiutare a prevenire queste morti tragiche e premature".

 

 

 


Fonte: University of Technology Sydney (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shaun McCarthy, ...[+3], Susan Balandin. Death by Choking or Dysphagia: A Review of Coronial Findings (Australia and Canada): A Picture of Preventable Death, Non-adherence to Written Recommendations, and Lack of Appropriate Supervision. Journal of Law and Medicine, 1 Jul 2022, link

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.