Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Apatia e ansia derivano dalla patologia di Alzheimer, non dal declino cognitivo

Il morbo di Alzheimer (MA) alla fine porta al grave declino cognitivo, ma la maggior parte degli individui colpiti sviluppa anche sintomi neuropsichiatrici angoscianti. Questi effetti precoci possono essere sottili e non ben compresi; finora era poco chiaro se sorgono direttamente dalla patologia del MA o secondariamente come reazioni psicologiche dovute ai deficit cognitivi.


Ora, un nuovo studio, pubblicato su Biological Psychiatry, ha esaminato le connessioni tra i biomarcatori della neuropatologia, la cognizione e altri sintomi neuropsichiatrici del MA.


I ricercatori, guidati da Oskar Hansson MD, dell'Università di Lund in Svezia, hanno testato il fluido cerebrospinale o il plasma sanguigno di 356 anziani senza deterioramento cognitivo, per misurare i livelli delle proteine ​​amiloide-beta (Aβ) e tau, che si ritiene contribuiscano alla neurotossicità del MA, così come i marcatori di neurodegenerazione.


Sorprendentemente, la presenza di Aβ era associata ad una maggiore ansia e apatia. I livelli più alti di apatia erano legati anche a un declino cognitivo più rapido.


"Soprattutto, questo studio segnala che alcuni sintomi neuropsichiatrici, come apatia e ansia, si sviluppano prevalentemente a causa della sottostante patologia relativa al MA e non sono dovuti al deterioramento cognitivo concomitante", ha dichiarato Maurits Johansson MD, primo autore dello studio. "Sembra ragionevole che i sintomi neuropsichiatrici derivino dalla neuropatologia proprio come i deficit cognitivi, specialmente perché in ultima analisi il MA influisce su ampie aree del cervello".


Lo studio non ha escluso del tutto un ruolo della compromissione cognitiva: ad esempio, in una delle analisi statistiche, il declino cognitivo ha mediato leggermente, ma significativamente, l'effetto della patologia amiloide sullo sviluppo dell'apatia.


"Combinati con gli studi precedenti, i nostri risultati rafforzano l'idea proposta che i deficit cognitivi e i sintomi neuropsichiatrici possono svilupparsi indipendentemente, seppure in parallelo l'uno con l'altro. Hanno una comune neuropatologia sottostante, ma in una certa misura possono anche rinforzarsi l'uno con l'altro", ha detto il prof. Hansson. "Questi risultati potrebbero in definitiva portare a una progettazione più efficiente di studi clinici per il MA nel senso che puntano ai sintomi neuropsichiatrici come potenziali misure alternative di esito".


John Krystal MD, direttore di Biological Psychiatry, ha detto dei nuovi risultati:

"Siamo abituati a pensare al MA dal punto di vista del deterioramento della memoria. Questo nuovo studio evidenzia che i primi segni della patologia correlata agli amiloidi possono essere i cambiamenti di umore e di comportamento, in particolare apatia e ansia".

 

 

 


Fonte: Elsevier (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Maurits Johansson, E Stomrud, PM Johansson, A Svenningsson, S Palmqvist, S Janelidze, D van Westen, N Mattsson-Carlgren, Oskar Hansson. Development of apathy, anxiety, and depression in cognitively unimpaired older adults: effects of Alzheimer’s disease pathology and cognitive decline. Biological Psychiatry, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.