Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scommettere sulla ricerca sul cervello

Più finanziamenti e collaborazione potrebbero portare a progressi significativi nella prevenzione e nel trattamento delle malattie neurologiche

Scommettere sulla ricerca sul cervelloNonostante i grandi progressi nella comprensione del funzionamento del cervello umano, sono in aumento le condizioni psichiatriche, le malattie neurodegenerative e le lesioni cerebrali.


I progressi nello sviluppo di nuovi approcci diagnostici e terapeutici sembrano essere bloccati.


In un numero speciale della rivista Neuron, degli esperti esaminano le sfide connesse con la «neuroscienza traslazionale», gli sforzi per apportare dei progressi in laboratorio per i pazienti che ne hanno bisogno.


"Una serie di studi, con impatto a livello mondiale, hanno individuato i disturbi cerebrali come uno dei contributi più importanti alla disabilità e morbilità in tutto il mondo, con un impatto cruciale sull'economia, la sanità pubblica e la società", osserva la Dott.ssa Katja Brose, redattrice di Neuron. "C'è un consenso clamoroso sulla necessità di nuovi approcci e strategie, e ci sono sforzi attivi, discussioni e sperimentazioni volte a rendere più efficiente ed efficace il processo dello sviluppo terapeutico".


Uno degli articoli dell'edizione monografica osserva che ci sono luoghi limitati dove i soggetti interessati si possono mettere insieme in modo coordinato per affrontare le sfide future. Un simposio sponsorizzato dall'Istituto di Medicina ha riunito i leader del mondo industriale, accademico, governativo e le agenzie no-profit per discutere le sfide connesse alla creazione di trattamenti efficaci per i disturbi cerebrali.


Steve Hyman, del Broad Institute del MIT e di Harvard e i colleghi, presentano nella rivista i risultati di questo incontro e rivedono le sfide connesse con il processo traslazionale e propongono opportunità e soluzioni per una maggiore collaborazione che acceleri lo sviluppo dei trattamenti necessari. "Per assicurare che continuino i progressi della scienza del cervello sono necessari partenariati tra governo, industria e gli scienziati accademici", dice il Dott Hyman.


Un'altro studio punta alle recenti decisioni da parte di diverse grandi aziende farmaceutiche di ridimensionare le loro divisioni di ricerca sulle neuroscienze, che riflettono la visione crescente che lo sviluppo di farmaci per il trattamento delle patologie del cervello è più difficile e spesso più lungo e costoso dello sviluppo di farmaci per altre aree terapeutiche.


Potrebbe essere necessario modificare le politiche che regolano il rendimento di mercato per i farmaci innovativi più necessari, secondo il dottor Dennis Choi, della SUNY Stony Brook ed i suoi collaboratori. "La comunità di neuroscienze allargata e i soggetti interessati ai pazienti dovrebbero spingere per l'elaborazione e l'attuazione di questi cambiamenti politici", dice il Dott Choi. "L'attivismo scientifico e dei gruppi di pazienti è riuscito a mantenere attivo lo sviluppo di terapie in altri settori, come l'HIV e il cancro, ma questo tipo di attivismo a livello di settore sarebbe un passo innovativo per la comunità delle neuroscienze".


Anche se restano enormi le sfide legate alla ricerca del cervello, continuano i progressi significativi. Per esempio, una ricerca pubblicata nel numero speciale esamina la quantità impressionante di ricerca effettuata fino ad oggi per quanto riguarda vari marcatori, tra cui le proteine ​​amiloide e tau, che indicano la presenza di neurodegenerazione e un maggiore rischio di sviluppare l'Alzheimer. "Questo lavoro mette in evidenza i notevoli progressi nella nostra capacità di individuare i segni dell'Alzheimer nel cervello, prima di vedere i sintomi clinici della malattia, e prevedere chi sono quelli con un rischio più alto di declino cognitivo", dice l'autore Dott Reisa Sperling, del Brigham and Women's Hospital, del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School. "Queste nuove scoperte hanno implicazioni per gli studi clinici in corso e futuri volti a prevenire la perdita di memoria associata all'Alzheimer".


Lei fa notare che la ricerca suggerisce che, anche se l'accumulo di amiloide è necessario, ma non sufficiente, per causare il declino cognitivo lungo la traiettoria dell'Alzheimer, i dati emergenti suggeriscono che amiloide può accelerare la diffusione della patologia tau, della disfunzione sinaptica, della perdita di cellule nervose e altre devastazioni che possono portare al deterioramento cognitivo.


Se le sarà permesso di continuare, con finanziamenti robusti e collaborazione, la ricerca sull'Alzheimer e le altre condizioni neurologiche potrà alla fine arrivare al modo di prevenire la perdita di memoria, la difficoltà di apprendimento, e una miriade di altri sintomi devastanti causati dalle alterazioni nel cervello.

 

 

 

 

 


Fonte: Cell Press via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Dennis W. Choi, Robert Armitage, Linda S. Brady, Timothy Coetzee, William Fisher, Steven Hyman, Atul Pande, Steven Paul, William Potter, Benjamin Roin, Todd Sherer. Medicines for the Mind: Policy-Based “Pull” Incentives for Creating Breakthrough CNS Drugs. Neuron, 2014; 84 (3): 554 DOI: 10.1016/j.neuron.2014.10.027
  2. Diana E. Pankevich, Bruce M. Altevogt, John Dunlop, Fred H. Gage, Steve E. Hyman. Improving and Accelerating Drug Development for Nervous System Disorders. Neuron, 2014; 84 (3): 546 DOI: 10.1016/j.neuron.2014.10.007
  3. Reisa Sperling, Elizabeth Mormino, Keith Johnson. The Evolution of Preclinical Alzheimer’s Disease: Implications for Prevention Trials. Neuron, 2014; 84 (3): 608 DOI: 10.1016/j.neuron.2014.10.038

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.