Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come posso gestire i sentimenti di solitudine come caregiver di Alzheimer?

La maggior parte dei caregiver sperimenta sentimenti di solitudine in una certa misura nel viaggio del caregiving di Alzheimer. L'isolamento in questa pandemia COVID-19 aggrava soprattutto questi sentimenti, causando ansia e stress, depressione e privazione del sonno.


La mancanza di interazione sociale e di stimolazione mentale può essere uno scatenante innegabile della solitudine, causata dall'impossibilità di continuare con le pratiche precedenti e con lo stile di vita a cui tu e il tuo caro eravate abituati.


Tuttavia, questo può essere regolato nel progredire della malattia. Anche se la persona cara è cognitivamente deteriorata, ci sono ancora modi per mantenerla impegnata, socialmente e mentalmente. Piccole riunioni di famiglia, attività all'aria aperta ed esercizio fisico, hobby, musica, visite a musei e altri spazi pubblici, sono tutti modi per alleviare gli effetti della solitudine.


In questi tempi di pandemia, si devono apportare cambiamenti, ma non sono impossibili. La tecnologia può avere un ruolo importante per aiutare nelle attività sociali e mentalmente stimolanti.


Per te, caregiver, tuttavia, la solitudine può suscitare periodi bui e difficili, e se i sentimenti non vengono affrontati, puoi soccombere alle malattie mentali e/o fisiche.


Secondo il dottor Douglas Nemecek, capo ufficiale medico per la salute comportamentale di Cigna Health,

“La solitudine ha lo stesso impatto sulla mortalità, del fumo di 15 sigarette al giorno, il che la rende ancora più pericolosa dell'obesità”.


Trova un modo per esprimere ciò che senti aderendo ad un gruppo locale di supporto (o auto-mutuo-aiuto) per caregiver di Alzheimer. Affidati a qualcuna delle tue relazioni esterne più profonde. Mantieni il contatto, resta aperto e sincero sui tuoi sentimenti, e permettile di essere il tuo sistema di supporto e di salvezza. Anche se il caregiving è 24/7 e il tuo tempo è limitato, tenere un diario e scrivere i tuoi sentimenti sono buoni esercizi per mantenere uno stato emotivo equilibrato.


Per limitare la solitudine, mantieni il senso di te stesso. Sii egoista e trova del tempo per te. Coinvolgerti nei tuoi interessi di aiuta a sentirti collegato al tuo senso di sé e può darti la pace della mente. Attività che possono essere fonte di ringiovanimento per te sono: rinnovare interessi negli hobby, fare esercizio fisico adeguato, cenare con un amico vicino, esprimerti attraverso l'arte e la musica, e/o trovare il tempo per meditare e diventare centrato spiritualmente.


Concediti del tempo e assumi un caregiver per la persona cara o ottieni l'aiuto di un familiare o di un amico, in modo da poter avere il sollievo di cui hai bisogno.


Sii grato a coloro che ti circondano e per il riconoscimento o la lode che ti riconoscono per il tuo caregiving. Accetta le osservazioni positive e i desideri degli altri, anche se la loro comprensione delle tue sfide è limitata; tuttavia, queste possono essere fonti di speranza e di incoraggiamento per te nel cammino del caregiving. Inoltre, annotare questi riconoscimenti e metterli in varie zone della casa può servire da 'tonico' nei momenti in cui la solitudine si libra su di te.


Se sei costantemente sopraffatto da sentimenti di solitudine, o se questi sentimenti stanno causando altri problemi emotivi o medici, dovresti consultare il tuo medico.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.