Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sono incerta se portare mio padre con demenza al matrimonio della nipote

'Mia nipote si è appena fidanzata ed è iniziata la frenesia della pianificazione del matrimonio. Invece di sentirmi elettrizzato, ho cominciato a preoccuparmi se papà, che ha la demenza, potrà partecipare al matrimonio'. Lettera firmata


L'idea di avere un individuo con demenza a un matrimonio è spesso fonte di ansia per i caregiver. Questo dilemma emerge spesso nella mia pratica in occasione di grandi festeggiamenti. La prima domanda da porsi è: in quale fase della malattia è tuo padre? Il fatto che tu sia preoccupato implica che potrebbe avere alcuni comportamenti o problemi che rendono preoccupante averlo all'evento, per te o per lui.


Il concetto della maggior parte dei 'giorni di nozze' implica molte ore e molte potenziali manovre di programmazione. Anche gli individui che stanno bene e sono cognitivamente intatti hanno spesso difficoltà il giorno del matrimonio, quindi queste sfide del giorno del matrimonio possono essere amplificate per qualcuno che è cognitivamente vulnerabile.


Se papà riconosce sua nipote ed è ancora coinvolto nella sua vita, potrebbe voler prendere parte ai festeggiamenti e trarre beneficio dal godersi alcune parti della celebrazione. La domanda è come farlo e come sarà a livello pratico. Se non conosce sua nipote e non riesce più a capire la struttura familiare, pensaci due volte. Spesso vedo le famiglie trascinare qualcuno sui gradini di una celebrazione solo per causare indebiti stress e difficoltà a se stessi e ai parenti.


Considera: qual è lo scopo di farlo partecipare? Ha la capacità di goderselo e di impegnarsi a un livello ragionevole? Come lo fa in altri grandi riunioni di famiglia? Se ci sono problemi, ripensaci. Temere il giudizio di altri che non capiscono in pieno le difficoltà della demenza non è una ragione sufficiente per farlo partecipare.


Le varie componenti di un matrimonio, che lo rendono oneroso per chi ha una demenza, includono le folle potenzialmente grandi, lo spazio rumoroso e la confusione di così tante persone diverse (e forse irriconoscibili). Anche gli orari compressi possono essere stressanti; e molti matrimoni hanno un programma lungo, che comprende la cerimonia, la ripresa di immagini e il ricevimento.


Molte persone affette da demenza si affaticano facilmente, il che può portare a manifestare comportamenti difficili. Forse farlo partecipare solo alla cerimonia o al ricevimento è un'opzione? È anche importante avere qualcuno familiare - o un aiuto privato - per assistere il padre uno-a-uno per tutta la durata del matrimonio.


Stabilire un amico per papà è l'ideale, per aiutarlo a negoziare gli eventi e superare eventuali ostacoli che potrebbero potenzialmente innescare un comportamento reattivo, se le cose non stanno andando bene. Problemi pratici come andare in bagno e mangiare possono richiedere assistenza, specialmente in un ambiente nuovo e caotico.


E' utile anche considerare se c'è una stanza tranquilla per permettergli di trascorrere un po' di tempo per ricaricarsi e riposare. Un breve riposo o solo un po' di tempo libero può aiutare ad orientare e rilassare qualcuno con deterioramento. Molti locali offrono questo o possono organizzarlo in anticipo.

 

 

 


Fonte: Nira Rittenberg in The Star (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.