Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I caregiver tendono a dimenticare le proprie esigenze

Quando una famiglia viene a sapere che una persona cara sta perdendo la memoria e si sta formando la demenza,  sembra che si apra e si sveli un capitolo diverso.

Questo capitolo in realtà non è stato ancora toccato poichè la malattia in se stessa è in fase di ricerca e oggi sta diventando sempre più comune.


Non intendo sminuire la malattia in se stessa e coloro che ne soffrono. Ma, serve un po' di tempo per riconoscere che questa è una malattia che, in modo particolare, cambia la vita di tutti quelli attorno al paziente. Diventa letteralmente una vita diversa.


Papà non mi mostra più come come colpire la pallina facendo oscillare la mazza da golf.  Al contrario, sono io che cerco di attivare i suoi ricordi su quale mazza userebbe e quando. La famiglia non va più fuori a incontrare il papà da qualche parte, né gli chiediamo di prendere un passeggero nella sua auto. Invece mangiamo secondo i suoi ritmi, il suo programma di medicine, il suo stato di salute, il suo livello di prontezza.


Non mi sto lamentando, sto spiegando. Lo scorso fine settimana, un amico mi ha ricordato che i caregivers tendono a cadere in "modalità robot", mettendo da parte i loro sentimenti, le loro priorità e le cose che piacciono loro. Questo è proprio vero.  Penso che molti di noi, me compresa, tendiamo a dimenticare questo [fatto]. La mia famiglia è così preoccupata della qualità della vita del papà, che le altre cose tendono a scivolare via. Ci preoccupiamo se dorme troppo, o non abbastanza, o se sta facendo abbastanza esercizio o se sta prendendo le medicine giuste.


Ma a volte bisogna  fermare il nostro modo robotizzato di assicurarci che tutto sia sotto controllo e il prenderci cura degli altri. Va bene piangere o lamentarsi. E' OK percepire i sentimenti. Va bene prendersi del tempo per un pedicure. Va bene anche fare cose per se stessi.


Se tu, o qualcuno che conosci, si prende cura di una persona cara con demenza, ricordarsi di fare cose per se stessi e permettersi di sentire ciò che sta succedendo. E' vero, l'obiettivo è quello di prendersi cura dell'altra persona, ma non si può fare senza un caretaker sano e felice.

---------------

Questo articolo è un racconto in prima persona di ciò che significa vivere con, e curare, una persona cara che soffre di demenza.L'autrice Nicole Baldocchi collabora assiduamente con questo sito (CupertinoPatch.com).

Suo padre è affetto da demenza e quando non scrive, lei se ne prende cura. 

Queste sono le sue parole e le sue esperienze, e spera che altri nella stessa situazione si sentiranno meno soli.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Pubblicato in Cupertino Patch il 8 febbriao 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)