Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuedexta: nuovo modo per calmare i pazienti con Alzheimer?

NuedextaDomanda: Mia moglie ha l'Alzheimer in fase avanzata. Ora è in una struttura di assistenza alla memoria. Spesso le danno sedativi per calmare la sua agitazione.

Ho letto che questi farmaci sono pericolosi, soprattutto per le persone anziane con demenza. C'è qualcosa che potrebbe essere più sicuro?


Risposta:
Hai ragione a ritenere che sedativi forti come l'aripiprazolo (Abilify), l'Olanzapina (Zyprexa), la Quetiapina (Seroquel) e il Risperidone (Risperdal) hanno avvertenze che spaventano: "I pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza, trattati con farmaci antipsicotici, hanno un rischio di morte più alto".


Non c'è niente di più forte di questo. La morte è l'effetto collaterale finale. Quei potenti farmaci antipsicotici hanno una lunga lista di altri effetti collaterali. Alcune persone si riferiscono ai farmaci antipsicotici come a 'camicie di forza chimiche'.


Possono causare sonnolenza, vertigini, mal di testa, difficoltà a camminare, alterazione del giudizio o del pensiero, movimenti muscolari incontrollabili, irrequietezza, agitazione, impulso irrefrenabile a muoversi o a camminare, ansia, tremori, visione sfocata, diabete, depressione e pensieri suicidi. Questo è solo un elenco parziale, ma dà un'idea.

 

Il dilemma classico dell'Alzheimer:

Data la lista di effetti collaterali di cui sopra, potresti supporre che tali forti sedativi non debbano mai essere dati a chi ha la demenza e non potremmo che essere d'accordo con te.


Dall'altra parte, i caregiver sia familiari che professionali sono di fronte a un terribile dilemma. La persona con l'Alzheimer può diventare molto agitata e dire o fare cose che sono autodistruttive o difficoltose per coloro che cercano di aiutare.


E' grande la tentazione di provare un farmaco che può calmare un paziente di demenza agitato, anche se potrebbe avere effetti collaterali terribili.

 

Un'altra opzione potenziale:

Un nuovo studio offre qualche speranza per calmare l'agitazione senza incorrere in tali terribili conseguenze. Gli investigatori hanno dato a 220 persone con Alzheimer un placebo o una combinazione di chinidina e destrometorfano (Nuedexta).


Entrambi i farmaci sono usati da decenni. Il destrometorfano è il principio attivo di molti farmaci da banco per la tosse (il DM nel Robitussin DM, per esempio). La chinidina è prescritta per i ritmi cardiaci irregolari. È usata da decenni, anche se le sue radici possono essere fatte risalire al 18° secolo e alla corteccia dell'albero di china. E' stato usato inizialmente per trattare la fibrillazione atriale più di 100 anni fa.


Il nuovo studio che coinvolge il Nuedexta per pazienti con Alzheimer ha dimostrato un calo significativo dell'agitazione e dell'aggressività. Si tratta di un uso non previsto dalle istruzioni del Nuedexta. Ciò significa che la FDA non ha ancora approvato il farmaco per i pazienti con demenza.


Qualsiasi decisione di considerare tali esigenze di trattamento sono da intraprendere attentamente sotto controllo medico e solo dopo una revisione degli effetti collaterali e delle possibili interazioni con altri farmaci.

 

 

 


Fonte: The People's Pharmacy (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jeffrey L. Cummings, Constantine G. Lyketsos, Elaine R. Peskind, Anton P. Porsteinsson, Jacobo E. Mintzer, Douglas W. Scharre, Jose E. De La Gandara, Marc Agronin, Charles S. Davis, Uyen Nguyen, Paul Shin, Pierre N. Tariot, João Siffert. Effect of Dextromethorphan-Quinidine on Agitation in Patients With Alzheimer Disease DementiaA Randomized Clinical Trial. JAMA. 2015;314(12):1242-1254. doi:10.1001/jama.2015.10214.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.