Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La pressione alta in mezza età può influenzare la memoria in vecchiaia

La pressione alta in mezza età può influenzare la memoria in vecchiaiaUna nuova ricerca suggerisce che l'alta pressione del sangue in mezza età ha un ruolo fondamentale per determinare se la pressione arteriosa in età avanzata potrà influenzare la memoria ed il pensiero.


Lo studio è pubblicato nell'edizione on-line del 4 giugno 2014 di Neurology®, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.


"Questi risultati ci danno una nuova visione del rapporto tra una storia di alta pressione, la pressione in età avanzata, e effetti della pressione sulla struttura del cervello e sulla memoria e il pensiero", ha detto l'autore dello studio Lenore J. Launer, PhD, del
National Institute on Aging di Bethesda nel Maryland, membro dell'American Academy of Neurology.


Per lo studio è stata controllata
in mezza età (media 50 anni) la pressione a 4.057 partecipanti senza demenza. La stessa è stata ri-misurata in vecchiaia (media 76 anni), e i partecipanti si sono sottoposti a risonanza magnetica per esaminare la struttura e i danni ai piccoli vasi sanguigni del cervello. Hanno anche effettuato dei test per valutare la loro capacità di memoria e di pensiero.


Lo studio ha scoperto che l'associazione tra la pressione arteriosa in vecchiaia e le prestazioni cerebrali dipendono da una storia di ipertensione nella mezza età.
Una pressione maggiore sia sistolica (il numero alto della misura della pressione sanguigna), che diastolica (il numero basso della misura della pressione), è associata ad un maggiore rischio di lesioni cerebrali e di microsanguinamenti nel cervello.


Questo è più evidente nelle persone senza una storia di ipertensione nella mezza età.
Ad esempio, le persone senza storia di ipertensione in mezza età, con pressione diastolica alta in vecchiaia, hanno il 50 per cento in più di probabilità di avere gravi lesioni cerebrali, rispetto alle persone con  pressione diastolica bassa in età avanzata.


Tuttavia, per le persone con una storia di ipertensione nella mezza età, una pressione diastolica bassa in età avanzata è associata a volumi totali più piccoli del cervello e della materia grigia.
Questo risultato è riflesso pure nei risultati delle prestazioni di memoria e di pensiero. Nelle persone con pressione alta in mezza età, la pressione diastolica bassa è associata a punteggi nei test di memoria più bassi del 10 per cento.


"Gli anziani senza una storia di alta pressione, ma che attualmente hanno la pressione alta, hanno un rischio più alto di lesioni cerebrali, il che suggerisce che potrebbe essere utile abbassare la pressione arteriosa in questi partecipanti.
Dall'altra parte, le persone anziane con una storia di pressione alta, ma che attualmente hanno una pressione bassa, potrebbero avere un danno d'organo più esteso e un rischio di restringimento del cervello e problemi di memoria e di pensiero"
, ha detto Launer.


Lo studio è stato finanziato dal National Institutes of Health, dal National Institute on Aging, dalla Icelandic Heart Association, dal Parlamento islandese e da Alzheimer Netherlands.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Academy of Neurology (AAN)  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Lenore J. Launer et al. Joint effect of mid- and late-life blood pressure on the brain. Neurology, June 2014 DOI: 10.1212/WNL.0000000000000517

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.