Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tassare bevande zuccherate per ridurre obesità e diabete?

La dieta è la causa principale di perdita della salute a livello mondiale, secondo il Global Burden of Disease (GBD) 2010, contribuendo al 10% dei casi di perdita della salute [1].


Usando molti assunti, il team GBD stima inoltre che siano da attribuire circa 300.000 morti all'anno alle diete ricche di bevande zuccherate (SSB)[1], circa lo 0,6% di tutti i decessi a livello globale per anno. Quindi l'impatto delle SSB sulla salute globale non è grande come il tabacco, l'alcol, o il sale, ma è comunque importante.


Una caratteristica delle SSB è il modo in cui "spiccano" come rischio inutile per la salute; esse tendono ad avere poco o nessun valore nutritivo, portando ad essere etichettate come "nessuna caloria". Inoltre, ci sono bevande salutari già disponibili dalle quali possono essere sostitute, come l'acqua, il latte e il tè. I drinks a basso contenuto calorico e i 'diet soda' possono difficilmente essere considerati "sani", ma sono comunque sostituti meno pericolosi. Le SSB sono quindi un obiettivo comune per l'azione della sanità pubblica, dall'informazione sanitaria alla regolamentazione (ad esempio, i divieti nelle scuole [2]), alle imposte [3].

 

Tempo di tassare le bevande dolcificate con zucchero

E' tempo che i paesi prendano in considerazione la tassazione delle SSB o aumentino le tasse esistenti? Questo è il tema dello studio (**) di Sanjay Basu e colleghi pubblicato in PLoS Medicine questa settimana, in cui si modella l'impatto potenziale di una tassa sulle SSB per l'India [4]. Supponendo che le vendite di SSB continuino il loro aumento non lineare, Basu e colleghi stimano che una tassa sulle SSB del 20% può evitare il 4,2% di prevalenza di sovrappeso e obesità, e di ridurre l'incidenza del diabete del 2,5% dal 2014 al 2023.


La ricerca econometrica generale rileva che un aumento dell'1% del prezzo delle SSB dovrebbe diminuire i consumi di circa l'1% [5], [6]. Ma nei contesti di vita reale, come la maggior parte degli stati degli USA, le imposte sulle SSB sembrano essere troppo basse per avere un impatto misurabile [7]. Le imposte sulle SSB recente introdotte, come quelle in Francia e in Ungheria [8], non hanno ancora avuto la valutazione dell'impatto sulla salute negli studi pubblicati, anche se sono state riportate riduzioni del consumo di SSB dopo tali imposte (citazione Le Figaro in [6]).


Il meccanismo potenziale delle tasse sulle SSB per migliorare la salute della popolazione è chiaro: le tasse aumentano i prezzi, si riducono i consumi e così cala il rischio di obesità, diabete e altri effetti negativi [9]. Ad esempio, Fletcher et al. (2010) hanno stimato che "l'aumento di un punto percentuale delle imposte sulle bevande analcoliche diminuisca l'IMC (Indice di Massa Coporea) adulto dello 0,003" [9]. Briggs et al. (2013) stimano che nel Regno Unito, una tassa del 20% sulle SSB si tradurrebbe in una riduzione di 1,3 punti percentuali dell'obesità, e dato che circa il 25% della popolazione è obesa, questo corrisponde a circa il 5% in meno di persone obese [6] (simile in grandezza alla stima di Basu e colleghi per l'India [4]).

 

Valutare le malattie e la modellazione econometrica delle imposte sul cibo

Quanto peso dovremmo dare ai risultati di tale modellizzazione? È necessaria cautela, in quanto ci sono molte cose da verificare e affrontare con tale lavoro di modellazione [10], [11]: per esempio, quanto cambierà in realtà in futuro il consumo a causa dei cambiamenti di prezzo, cioè la cosiddetta elasticità del prezzo; quanto cambierà il consumo dei "sostituti" (ad esempio, bevande di frutta e tè nel caso in esame), la cosiddetta elasticità tra i prezzi, che è ancora più difficile da stimare; e la proiezione futura delle malattie e la tendenza dei fattori di rischio prima di considerare l'imposta o la tassa di produzione in questione. Ci sono anche le questioni della misura in cui i produttori e i rivenditori riversano la tassa sui prezzi al dettaglio, e se il gettito fiscale viene "riciclato" dal governo (per esempio fornendo una migliore rete di acqua pulita - in India).


Basu e colleghi, a nostro avviso, affrontano le sfide fondamentali relativamente bene. Usano dati sui prezzi e i consumi Indiani per stimare le elasticità di prezzo, anche dei probabili sostituti. Hanno anche costruito una modello basale o di "business as usual", che proietta l'incidenza futura delle malattie e il consumo futuro di SSB. Quest'ultimo componente è importante. Una rapida occhiata alla loro tabella 1[3] suggerisce che il consumo di SSB non è abbastanza alto rispetto ad altri sostituti perchè un "modesto" 20% di tassa ottenga i cambiamenti stimati nell'obesità e nel diabete. Ma il futuro non è come adesso: il consumo di SSB sta aumentando del 13% all'anno, quindi ci sarà una maggiore percentuale di consumo di bevande in futuro. In altre parole, l'effetto del consumo di SSB sulla salute tra dieci anni potrebbe essere molto maggiore rispetto ad oggi a causa della maggiore disponibilità prevista di SSB.


Basu e colleghi formulano anche una nuova importante considerazione per la modellazione delle imposte sulle SSB. Mentre rilevano (in linea con la ricerca precedente) che i consumatori aumentano il consumo netto di calorie provenienti da altre bevande quando riducono il consumo di SSB, essi addebitano la differenza al modo in cui il corpo reagisce a quelle calorie attraverso il carico glicemico. L'analisi è più sofisticata del semplice trattare tutte le calorie allo stesso modo.

 

Pensare al futuro

L'aspetto orientato al futuro della modellazione della malattia e della decisione economica di Basu e colleghi potrebbe essere percepita come "coraggiosa stima di congetture". Tuttavia, gli astuti responsabili politici non vogliono conoscere solo i benefici a breve termine di un intervento, ma anche quelli a lungo termine che considerano le proiezioni nel futuro (anche se con incertezza). Per quanto concernente l'aumento del 13% annuo nel consumo di SSB in India, è utile notare che questo potrebbe comunque non raggiungere gli alti livelli di consumo di SSB attualmente sperimentati in America Latina (vedi Figura 1a [9]).


Il prossimo passo nella modellazione, ancora una volta di grande interesse sia per i ricercatori che per i responsabili politici, è come gli interventi si sviluppano nelle sotto-popolazioni, o quello che potrebbe essere definito eterogeneità o effetto di equità. Per quanto riguarda la SSB in India, il consumo è attualmente maggiore nei gruppi urbani e ad alto reddito. In futuro, ciò è destinato a cambiare con un consumo probabilmente sempre maggiore nei gruppi rurali ed a basso reddito (come in molti paesi ad alto reddito). Ancora una volta il modello risultante nelle sub-popolazioni è più incerto rispetto alla popolazione totale.


Il mondo sta vivendo enormi cambiamenti demografici, epidemiologici, economici e ambientali. C'è l'epidemia delle malattie non trasmissibili, così come l'invecchiamento della popolazione, la modifica dei livelli di povertà e disuguaglianza, e i bilanci del settore sanitario sono tirati. Per affrontare adeguatamente tali sfide future, sarà necessario impiegare politiche diverse da oggi. Una politica potenziale è tassare i cibi (come le SSB) che producono costi per i sistemi sanitari pubblici e che non sono necessari per le esigenze nutrizionali. La modellazione economica e delle malattie, come quella di Basu e colleghi, è quindi un contributo importante alla base di evidenze, per orientare la definizione delle politiche future.

 

 

Note:

  1. Lim SS, Vos T, Flaxman AD, Danaei G, Shibuya K, et al. (2012) A comparative risk assessment of burden of disease and injury attributable to 67 risk factors and risk factor clusters in 21 regions, 1990–2010: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2010. Lancet 380: 2224–2260.
  2. Taber DR, Chriqui JF, Powell LM, Chaloupka FJ (2012) Banning all sugar-sweetened beverages in middle schools: reduction of in-school access and purchasing but not overall consumption. Arch Pediatr Adolesc Med 166: 256–262. doi: 10.1001/archpediatrics.2011.200
  3. Jou J, Techakehakij W (2012) International application of sugar-sweetened beverage (SSB) taxation in obesity reduction: factors that may influence policy effectiveness in country-specific contexts. Health Policy 107: 83–90. doi: 10.1016/j.healthpol.2012.05.011
  4. Basu S, Vellakkal S, Agrawal S, Stuckler D, Popkin B, et al. (2014) Averting obesity and type 2 diabetes in India through sugar-sweetened beverage taxation: a economic-epidemiologic modeling study. PLoS Med 11: e1001582 doi:10.1371/journal.pmed.1001582.
  5. Ni Mhurchu C, Eyles H, Schilling C, Yang Q, Kaye-Blake W, et al. (2013) Food prices and consumer demand: differences across income levels and ethnic groups. PLoS ONE 8: e75934 doi:10.1371/journal.pone.0075934.
  6. Briggs AD, Mytton OT, Kehlbacher A, Tiffin R, Rayner M, et al. (2013) Overall and income specific effect on prevalence of overweight and obesity of 20% sugar sweetened drink tax in UK: econometric and comparative risk assessment modelling study. BMJ 347: f6189. doi: 10.1136/bmj.f6189
  7. Sturm R, Powell LM, Chriqui JF, Chaloupka FJ (2010) Soda taxes, soft drink consumption, and children's body mass index. Health Aff (Millwood) 29: 1052–1058. doi: 10.1377/hlthaff.2009.0061
  8. Villanueva T (2011) European nations launch tax attack on unhealthy foods. CMAJ 183: E1229–E1230. doi: 10.1503/cmaj.109-4031
  9. Fletcher J, Frisvold D, Tefft N (2010) Can soft drink taxes reduce population weight? Contemp Econ Policy 28: 23–35. doi: 10.1111/j.1465-7287.2009.00182.x
  10. Eyles H, Ni Mhurchu C, Nghiem N, Blakely T (2012) Food pricing strategies, population diets, and non-communicable disease: a systematic review of simulation studies. PLoS Med 9: e1001353 doi:10.1371/journal.pmed.1001353.
  11. Nghiem N, Wilson N, Genç M, Blakely T (2013) Understanding price elasticities to inform public health research and intervention studies: key issues. Am J Public Health 103: 1954–1961. doi: 10.2105/ajph.2013.301337

 

 Nota: Questo articolo discute uno studio pubblicato in PLOS Medicine, > vedi riferimenti (**)

 

 

 


Fonte Public Library of Science-Medicine.

Riferimenti articolo:  Blakely T, Wilson N, Kaye-Blake B (2014) Taxes on Sugar-Sweetened Beverages to Curb Future Obesity and Diabetes Epidemics. PLoS Med 11(1): e1001583. doi:10.1371/journal.pmed.1001583

(**) Riferimenti studio: Sanjay Basu, Sukumar Vellakkal, Sutapa Agrawal, David Stuckler, Barry Popkin, Shah Ebrahim. Averting Obesity and Type 2 Diabetes in India through Sugar-Sweetened Beverage Taxation: An Economic-Epidemiologic Modeling Study. PLoS Medicine, 2014; 11 (1): e1001582 DOI: 10.1371/journal.pmed.1001582

Pubblicato
in plosmedicine.org (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.