Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Importante processo di sviluppo del cervello studiato in dettaglio

Conoscere come si sviluppa il sistema nervoso è della massima importanza per capire la funzione del cervello e i disturbi cerebrali.

Ricercatori dell'Università di Uppsala hanno analizzato il passo fondamentale quando i geni vengono letti e hanno scoperto che i geni che sono attivi nel cervello vengono trascritti con un meccanismo particolare.

I risultati, riportati nella rivista Nature Structural and Molecular Biology, può essere importante nella nostra comprensione delle cause genetiche di certe malattie del cervello. In ogni cellula, il DNA funziona come modello per le proteine che devono essere formate nella cella. Come passo intermedio in questo processo, sono formate le cosiddette molecole di RNA. Esse appaiono subito dopo la trascrizione come una forma originale, ma, prima che possano essere tradotte in proteine, vengono trattate così che specifiche parti (i cosiddetti introni) vengono rimosse.

Nuove tecniche di sequenziamento rendono ora possibile esaminare la sequenza di tutte le molecole di RNA che esistono in un certo tipo di cellula o tessuto. Nello studio ora pubblicato, gli scienziati mostrano che durante lo sviluppo fetale, c'è una maggiore proporzione di molecole di RNA che ancora contengono introni a fronte di un cervello completamente sviluppato, dove la maggior parte delle molecole di RNA sono state completamente trasformate.

Molte di queste molecole di RNA sono del tipo che può produrre molte varianti differenti della proteina necessarie durante lo sviluppo del cervello. Tra le molecole di RNA nel cervello che spesso contengono ancora introni, vi sono anche diversi geni importanti nelle malattie psichiatriche. "Una possibile spiegazione è che il cervello nella crescita ha bisogno di avere maggiori possibilità di regolazione e di variazione del processo quando gli introni vengono rimossi, al fine di produrre varianti proteiche diverse", afferma Lars Feuk, ricercatore del Dipartimento di Immunologia, Genetica e Patologia, che ha co-diretto lo studio con Lucia Cavelier.

Un'altro problema, da lungo non chiarito, è com'è in dettaglio il processo per rimuovere gli introni. Può avvenire sia in collegamento diretto con la formazione di RNA o dopo che l'intera molecola di RNA è stata formata, ma in passato non è stato possibile misurarlo direttamente nel campione di tessuto che è la più comune nelle cellule umane. In questo studio i ricercatori mostrano che gli introni vengono spesso rimossi in contemporanea alla formazione di RNA. "Abbiamo dimostrato che questa rapida rimozione degli introni è più comune di quanto si pensasse, indicando che la formazione di RNA e la regolazione di varianti proteiche sono strettamente connessi", dice il primo autore Adam Ameur, un bioinformatico del Dipartimento di Immunologia, Genetica e Patologia. "Questa è una conoscenza importante per la nostra comprensione dei meccanismi di regolazione dei geni che sono necessari per lo sviluppo del cervello".

Lo studio è stato finanziato, tra gli altri, dalla Fondazione svedese per la ricerca strategica (SSF), dalla Fondazione Marcus Borgström dalla Fondazione Göran Gustafsson.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Fonte: Materiale della Università di Uppsala, via AlphaGalileo.

Riferimento: Adam Ameur, Ammar Zaghlool, Jonatan Halvardson, Anna Wetterbom, Ulf Gyllensten, Lucia Cavelier, Lars Feuk. Total RNA sequencing reveals nascent transcription and widespread co-transcriptional splicing in the human brain. Nature Structural & Molecular Biology, 2011; DOI: 10.1038/nsmb.2143.

Pubblicato in ScienceDaily il 7 novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.