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Utilizzare risparmi del bilancio sociale per finanziare la ricerca in Alzheimer

Dal Blog del Dottor Robert Lefever:

I pazienti hanno più paura di perdere la mente che di sviluppare il cancro o avere un attacco di cuore. Ricordo un mio ex paziente che ha detto: 'Grazie a Dio è solo cancro. Pensavo di impazzire'.


Un portavoce dell'Alzheimer's Society ha recentemente dichiarato: 'Questo non è il momento di allontanarsi dalla ricerca sulla demenza. Nonostante la demenza costi all'economia più del cancro e delle malattie cardiache, i finanziamenti per la ricerca sulla demenza sono solo una frazione di quelli per queste condizioni. Sono necessari maggiori finanziamenti se vogliamo sconfiggerla'.


Come fan dei romanzi di Terry Pratchett, mi addolora sapere che la sua sofferenza per l'Alzheimer arginerà prima o dopo il suo magico flusso creativo. Egli è promotore del sostegno all'Alzheimer's Society. Se lo merita, così come l'associazione. Tutti i malati di questa condizione paurosa lo meritano. Le loro famiglie, sulle quali ricade gran parte del lavoro di assistenza, lo meritano.


Sono ben consapevole del fatto che i fondi per la ricerca non sono illimitati. Né lo sono i fondi del governo. Ma sono spesi spesso per cose sbagliate. Stiamo assecondando i destinatari dell'assistenza, molti dei quali sono perfettamente sani, ma si trascurano coloro che sono meno in grado di prendersi cura di se stessi. Questo è assolutamente e totalmente sbagliato.


Iain Duncan Smith [Ministro GB per il lavoro e le pensioni] merita pieno sostegno nella sua volontà di riformare l'enorme bilancio del welfare. Coloro che hanno bisogno di più aiuto, e hanno la possibilità di beneficiarne, dovrebbero averlo. Mentre non dovrebbero averlo i pigri, gli scrocconi e i profittatori che si rivolgono alla Corte europea dei diritti dell'uomo.


I soldi per aiutare la ricerca sull'Alzheimer sono già nelle mani dei nostri ministri. E' una vergogna che non riconoscano questo come una priorità assoluta.

 

 

 

 

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Dr Robert LefeverPubblicato in LefeverBlog/MailOnline il 12 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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