Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio per individuare le cellule nervose nei pazienti con Alzheimer

Ricercatori dell'Università di Bristol hanno ottenuto una borsa di studio che permetterà loro di analizzare le cellule nervose prodotte da biopsie cutanee di pazienti con Alzheimer (AD), utilizzando la più recente tecnologia delle celle staminali.

La somma di £ 164.000 è stata assegnata dalla istituzione benefica locale BRACE, che finanzia la ricerca nell'Alzheimer e altre forme di demenza.

Il gruppo di ricerca ha applicato i recenti progressi nella tecnologia delle cellule staminali per convertire cellule ottenute da biopsie cutanee umane adulte in cellule nervose del tipo che si trova in una parte del cervello nota come nucleo basale (nb).

Queste cellule nervose sono la fonte principale dell'acetilcolina chimicao nel cervello e degenerano in una fase precoce in AD. Per cercare di limitare l'impatto di questa degenerazione sulla memoria, ai pazienti affetti da AD vengono prescritti i farmaci Aricept, Radazyne o Exelon, che prolungano l'azione dell'acetilcolina rimanente.

Il Dr Maeve Caldwell, responsabile ricerca della Scuola di Scienze Cliniche dell'Università, che sarà a capo dello studio insieme a Seth Love, Professore di Neuropatologia del Dementia Research Group, ha dichiarato: "Siamo estremamente grati a BRACE per il finanziamento di tale studio. L'utilizzo di questo approccio sulle cellule staminali adulte ci dovrebbe permettere in futuro di testare una serie di ipotesi riguardanti le prime anomalie nell'AD, le influenze ambientali sul loro sviluppo, e la misura in cui possono essere prevenute o invertite".

Mark Poarch, Amministratore Delegato di BRACE, ha aggiunto: "£ 164.000 sono un sacco di soldi, ma è la somma delle donazioni molto piccole e lo sforzo della raccolta fondi di migliaia di persone. Pur essendo ovviamente sempre benvenute le grandi donazioni e i lasciti, questo dimostra semplicemente che tutti noi possiamo fare la differenza, qualunque sia il nostro mezzo. BRACE avrà 25 anni l'anno prossimo, e speriamo che un gran numero di persone e imprese ci aiuteranno a farne un grande anno per la lotta contro l'Alzheimer".

Il gruppo di ricerca spera di utilizzare questa nuova tecnologia con cellule staminali adulte per generare e confrontare le cellule nervose di tipo nb ottenute da biopsie cutanee di pazienti di AD con quelle di controlli anziani. Lo studio cercherà di scoprire se le cellule nervose dei pazienti differiscono da quelle dei controlli nella loro capacità di produrre acetilcolina e nella loro capacità di convivere con l'amiloide e stress chimici presenti nel cervello nell'AD. I ricercatori sono anche interessati ad esplorare se le cellule nervose di tipo nb, con un profilo genetico che le rende più propense a sviluppare AD (cioè in possesso di un gene noto come ApoE4), sono più suscettibili allo stress chimico o si differenziano per la loro produzione di acetilcolina dalle cellule nervose ottenute da persone che hanno un rischio molto più basso di sviluppare AD.

Il gruppo di ricerca si aspetta che questi esperimenti forniscano nuove importanti informazioni sul comportamento e la vulnerabilità all'AD delle cellule nervose dei singoli pazienti e controlli viventi. I metodi utilizzati e sviluppati in questi studi porteranno a una modellazione molto più accurata dell'AD in coltura cellulare rispetto a quanto era precedentemente possibile.

Il team di ricerca della Scuola di Scienze Cliniche dell'Università, che lavorerà sullo studio, è formato da: professor Seth Love, Professore di Neuropatologia; Dr Maeve Caldwell, Senior Research Fellow, dottor Pat Kehoe, Reader in Ricerca sulla Demenza traslazionale; professor James Uney, professore di Neuroscienze Molecolari e il dottor Liz Coulthard, Consultant Senior Lecturer.

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Pubblicato in BizCommunity.com il 23 novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.