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Mike Donohue è una persona che parla apertamente sulla sua esperienza (in "Taking Action"): "Quasi tre anni fa mi è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer. Sono rimasto scioccato e sconvolto. Perché a me? Questo non può essere vero! Dopo essermi preso un certo tempo per rendermi conto, mi sono detto: OK, ce l'ho e non potrò cambiarlo, cosa farò? ... Posso scegliere il mio atteggiamento ... e, restando in contatto con gli altri, posso trovare nuove amicizie tra quelli con la stessa malattia e condivdere la mia esperienza di vita con questa malattia."


In una recente newsletter, Phil ha condiviso i suoi pensieri sulla vita con il morbo di Alzheimer: "Io non vivo oltre a oggi, io non vivo ieri, non mi aspetto nulla dal domani, tranne quello che porta, con il quale dovrò avere a che fare."


Ad una riunione dei nuovi ammalati dell'Alzheimer's Association diversi anni fa, le persone con demenza precoce si sono riunite per condividere apertamente le loro opinioni, esperienze e sentimenti su come convivere con la malattia. Ecco un piccolo esempio di quello che volevano far sapere agli altri:

"Dateci la possibilità di piangere ... e il diritto di essere arrabbiati."

"Ho incontrato la famiglia e gli amici che in un primo momento erano riluttanti ad accettare la mia diagnosi, ed è stato significativo avere a che fare con il loro rifiuto. Sarebbe utile per loro accettare questo fatto piuttosto che far finta che non esiste".

"Ho paura, non so per quanto tempo sarò in grado di lavorare, prendermi cura di me stesso, stare a casa, e il resto. Mio marito e i miei figli mi dicono di non preoccuparmi, si prenderanno cura di me - ma che peso sarò?"

"Sono Sylvia. Ero Sylvia prima che mi fosse diagnosticato, e io sono ancora Sylvia dopo la diagnosi. Sono ancora la stessa persona, trattatemi allo stesso modo. Parlatemi allo stesso modo. Coinvolgetemi nella conversazione come avreste fatto prima."

"Questa malattia è un grave attacco alla fiducia in te stesso."

"Sono ancora io, con i miei capricci in testa."

 

Fonte: Mayo Clinic.com, Alzheimer Blog, 5 ottobre 2010


 

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