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Rischio di demenza ad esordio precoce può essere ridotto puntando i fattori di stile di vita

Dei ricercatori hanno identificato una vasta gamma di fattori di rischio per la demenza ad esordio precoce, con scoperte che sfidano l'idea che la genetica sia l'unica causa della condizione, e gettando le basi per nuove strategie di prevenzione.Lo...

Scoperto effetto terribile della proteina tau tossica nell'Alzheimer

Ricercatori del morbo di Alzheimer (MA) dell'Università della Virginia hanno scoperto che proteine tau nocive danneggiano le istruzioni operative essenziali per le nostre cellule cerebrali, una scoperta che potrebbe portare a nuovi trattamenti. La...

Prevedere la demenza di Alzheimer nella vecchiaia più avanzata

Un nuovo studio, pubblicato su Neurology, indica che la gravità della deposizione di amiloide nel cervello - non solo l'età - può essere la chiave per determinare chi avrà benefici da nuove terapie anti-amiloide che ritardano la progressione del morbo di...

Evidenze preliminari che stimolare le onde gamma può trattare i disturbi neurologici

Una nuova vasta revisione di studi sostiene mostra ciò che è noto e ciò che resta da scoprire sul potenziale terapeutico della stimolazione sensoriale, elettrica o magnetica non invasiva dei ritmi cerebrali gamma.Uno studio sorprendente del MIT di Boston...

Sonno molto irregolare legato a un rischio più elevato di demenza

Una nuova ricerca, pubblicata il 13 dicembre 2023 su Neurology®, ha concluso che le persone che hanno schemi molto irregolari di sonno possono avere un rischio più elevato di demenza rispetto a quelli che hanno modelli più regolari. Lo studio non dimostra...

Saliva, un mezzo per rilevare il dolore nella demenza

Una squadra dell'Università di Cordoba (UCO) ha identificato due biomarcatori del dolore e i relativi livelli nella saliva come strumento per diagnosticare il dolore, in modo efficace e non invasivo, nelle persone con demenza e difficoltà a comunicare.Il...

Attività fisiche e sociali promuovono l'invecchiamento sano del cervello

Ricercatori dell'Università di Zurigo hanno dimostrato che le attività fisiche e sociali in vecchiaia hanno un effetto protettivo sulla corteccia entorinale, un'area importante del cervello con un ruolo centrale nella memoria, compromessa nei pazienti con...

Infezione da batteri dello stomaco può aumentare il rischio di Alzheimer

L'infezione con il batterio dello stomaco Helicobacter pylori potrebbe aumentare il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA): negli over-50, il rischio a seguito di un'infezione sintomatica può essere in media dell'11% superiore e ancora di più...

Covid-19 altera la trascrizione genica delle cellule olfattive nell'Alzheimer

Un nuovo studio ha identificato le alterazioni delle firme trascrittomiche nelle cellule della mucosa olfattiva umana negli individui con morbo di Alzheimer (MA) a seguito di infezione da SARS-CoV-2, che potenzialmente contribuiscono agli esiti esacerbati...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) manca da sempre di trattamenti efficaci a causa di una comprensione fondamentalmente inadeguata della sua eziologia e patogenesi.I progressi sono stati finora...

Il fumo restringe il cervello: ecco perché è legato ad Alzheimer e demenza

Il fumo riduce il cervello, secondo uno studio di ricercatori della Washington University di St. Louis. La buona notizia è che smettere di fumare impedisce un'ulteriore perdita di tessuto cerebrale, ma la cattiva è che non riporta il cervello alle...

Animali domestici: aiutano davvero le persone a invecchiare con acutezza mentale?

Probabilmente hai visto annunci TV in cui un uomo o una donna anziani guardano nella telecamera e giurano che una dose giornaliera di Prevagen (un integratore alimentare) ha reso più facile per loro ricordare le cose. Non crederci. Nessuna ricerca solida...

Esercizio fisico può potenziare la salute del cervello

Uno studio internazionale di ricercatori del Pacific Brain Health Center ha rivelato un affascinante legame tra esercizio fisico regolare e salute migliore del cervello.La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Alzheimer's Disease e mostra che essere...

La terapia della luce può migliorare i sintomi dell'Alzheimer

La terapia della luce, o fototerapia, porta a significativi miglioramenti del sonno e dei sintomi psico-comportamentali per i pazienti con morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo studio pubblicato su PLOS One da Qinghui Meng della Weifang Medical...

Trovato il modo di prevedere quale dei nostri organi si guasterà prima

Un nuovo studio condotto da scienziati di Stanford dimostra un modo semplice di studiare l'invecchiamento degli organi, analizzando proteine distinte, o insiemi di esse, nel sangue, consentendo di prevedere il rischio di malattie degli individui.Come...

Scoperta proteina nel cervello legata alla demenza frontotemporale

Con uno studio pubblicato su Nature, un team internazionale di ricercatori che comprendeva esperti della Indiana University, ha scoperto una proteina nel cervello di persone con demenza frontotemporale (FTD), delineando un nuovo obiettivo per potenziali...

Prevenire l'Alzheimer con indizi da donna geneticamente predisposta, ma senza la malattia

Rompere Il legame tra le fasi precoci e quele tardive della malattia può prevenire la demenzaIl morbo di Alzheimer (MA) colpisce da generazioni una grande famiglia colombiana, abbattendo la metà dei suoi membri nel pieno della vita. Ma una donna...

Perdita di serotonina può contribuire al declino cognitivo all'inizio dell'Alzheimer

Confrontando le scansioni PET di oltre 90 adulti con e senza lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment), dei ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora (Maryland/USA) affermano che livelli relativamente più bassi di...

Stimolazione elettrica bigiornaliera può potenziare i processi mentali nell'Alzheimer

La stimolazione elettrica non invasiva del cervello eseguita 2 volte al giorno può aumentare i processi mentali (funzione cognitiva) nelle persone con morbo di Alzheimer (MA), secondo i risultati di una piccola sperimentazione clinica pubblicata online su...

Obesità e declino cognitivo: tessuto adiposo legato a volume cerebrale minore in aree cruciali

L'obesità è un problema di sanità pubblica che riguarda gran parte del mondo sviluppato e in via di sviluppo, in quanto aumenta il rischio di diabete di tipo 2, malattie epatiche, malattie cardiovascolari, problemi di sonno e dozzine di altre condizioni...

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Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

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Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

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Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

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Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

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Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

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Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

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Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

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Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

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