Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché le persone con demenza diventano improvvisamente aggressive?

In un articolo precedente abbiamo discusso di come e perché frustrazione, depressione, ansia, e non partecipazione alle attività sono comuni nella demenza. In questo articolo affronteremo le questioni spinose di apatia, irritabilità, agitazione, aggressività, combattività, comportamento inappropriato, caparbietà, e sundowning (sindrome del tramonto).

 

L'apatia è comune nella demenza.

Quando la demenza danneggia la parte anteriore del cervello o alcune sue connessioni, può insorgere apatia. Si perde la capacità normale di pianificare il futuro. A volte questa perdita può manifestarsi nel trascurare le riparazioni in casa e il pagamento delle fatture, o non andare a fare la spesa fino alla mancanza totale di ogni cibo in casa. Quando è più grave, può non esserci più il desiderio di fare qualsiasi cosa, e l'individuo con demenza può sedersi passivamente per ore a fissare un muro bianco o un televisore spento.

 

Irritabilità, agitazione, aggressività, combattività, e comportamento inappropriato sono comuni nella demenza.

C'è qualcosa che ti ha sconvolto, e ti sei sentito di rompere qualcosa o di colpire qualcuno? Che cosa sarebbe successo se la parte del cervello che ti ha impedito di agire su quei sentimenti non avesse funzionato? Poiché la parte anteriore del cervello fornisce una pausa tra stimolo e risposta, quando essa o i suoi collegamenti sono danneggiati, una persona può reagire senza pensare. La demenza vascolare spesso danneggia i collegamenti a, e da, questa parte del cervello. Altre cause di demenza la danneggiano direttamente.

A causa di questo danno, una persona con demenza può agire sui propri sentimenti senza fermarsi a pensare se l'azione è opportuna o meno. Può arrivare a rubare il cibo o altri oggetti. Può scommettere o giocare d'azzardo in modo eccessivo o impegnarsi in altri comportamenti rischiosi. E può dire o fare cose sessualmente inappropriate, dire più parolacce, o fare commenti razzisti o sessisti.

 

Il comportamento disinibito può portare a problemi di sicurezza.

Quando il tuo caro ha problemi di comportamento, può essere angosciante, fisicamente estenuante e straziante. Problemi di comportamento possono anche portare a problemi di sicurezza. La demenza può portare gli individui ad agire precipitosamente, senza pensare alle conseguenze. Se si sentono arrabbiati, potrebbero colpire con pugni o con qualsiasi oggetto disponibile, tipo coltello, pistola e mazza da baseball. Se si sentono di uscire dalla macchina, possono farlo anche quando la vettura è in movimento! Nei post successivi, vedremo i modi per gestire questi problemi di sicurezza.

 

Caparbietà: resistere a fare attività che si devono fare.

Uno non ha bisogno di avere la demenza per esibire caparbietà. Probabilmente hai incontrato un bambino (o un individuo testardo di qualsiasi età) che rifiuta di fare qualcosa che deve ovviamente essere fatto, come cambiarsi i vestiti dopo un incidente urinario. Nelle situazioni in cui qualcuno agisce in modo ostinato, dire la cosa razionale semplicemente non vincerà la discussione.

Molte persone con demenza hanno sia apatia che difficoltà a controllare gli impulsi. Essi possono essere soddisfatti a restare seduti in una sedia per ore, ma se gli chiedi di fare qualcosa di diverso, come ad esempio andare in bagno per evitare un incidente, vestirsi per andare a un appuntamento, lavarsi i denti, fare il bagno, o uscire della vettura dopo che è ferma, non solo possono resistere ostinatamente, ma possono diventare violenti improvvisamente, con poco preavviso.

 

Sundowning: comportamento e cognizione possono peggiorare alla fine della giornata.

Per la maggior parte gli anziani, la cognizione peggiora alla fine della giornata, compresa la memoria, il linguaggio, la visione, e il ragionamento. Negli individui sani, la differenza è in genere piccola, così che solo un test carta-e-matita può rilevare quei cambiamenti sottili. In un individuo il cui cervello è compromesso dalla demenza, anche il declino della cognizione è spesso marcato, e i cambiamenti comportamentali di solito sono prominenti.

Ci sono molte teorie sul motivo per cui si verifica questo declino, e c'è probabilmente un po' di verità in ognuna di loro. Gli anziani possono essere stanchi alla fine della giornata, e nessuno ha pensiero e memoria acuti quando è stanco. C'è meno luce dopo il tramonto, e poiché noi dipendiamo sulla visione per dare un senso al mondo, la vista può essere diminuita la sera, portando confusione e disorientamento.

Infine, a causa di un disturbo dei cicli del sonno o semplicemente perché i cicli di sonno non sono chiaramente separati negli individui con demenza, parti del cervello possono diventare sonnolenti e disfunzionali mentre altre parti del cervello sono completamente sveglie.

 

Domande chiave

"Non mi disturba pulire quando lei non va in bagno in tempo e si sporca, ma perché mi affronta quando cerco di indurla a lavarsi?"

La caparbietà è comune una volta che la demenza diventa da moderata a grave. Gli individui possono essere felici e contenti, ma improvvisamente diventano ostinati quando è loro chiesto di fare qualcosa che non vogliono fare, anche quando è ragionevole o necessario.


"Lui va bene al mattino, è normale a pranzo, è confuso nel pomeriggio, e un terrore in serata. Cosa sta succedendo?"

Sundowning è il termine che si usa quando la cognizione o il comportamento declina nel pomeriggio e la sera, nella demenza. Le teorie sul motivo per cui accade includono l'affaticamento, la scarsa visione nella luce calante, e un ciclo interrotto del sonno, così che una parte del cervello è assonnata, mentre un'altra parte è sveglia.

 

 

 


Fonte: Andrew Budson MD, professore di neurologia alla Boston University e alla Harvard Medical School.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.