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Sondaggio dice che la demenza non è presa abbastanza sul serio

La demenza è la patologia su cui si scherza di più, secondo un sondaggio commissionato dall'Alzheimer's Society (UK).

Quasi un quarto (24%) delle persone dicono di sentire più battute sulla demenza rispetto ad altre condizioni tra cui l'autismo (3%) e il cancro (3%). Questo nonostante il fatto che solo l'8% per cento delle persone credono che sia accettabile prendere in giro la demenza.

Il sondaggio YouGov, diffuso in occasione della Dementia Awareness Week™ [qui in Italiano], ha rilevato che più della metà delle persone (55%) ritiene che la demenza non viene presa abbastanza sul serio nella società, mettendo in luce che, anche se la consapevolezza della condizione è migliorata, rimane ancora molto alto lo stigma [ndt: mix di vergogna e dolore per la malattia].

Il sondaggio ha anche rilevato che una persona su dieci pensa che sia accettabile dire a una persona con demenza che ha 'lost their marbles' [perso la testa]; dire 'senile' [mentalmente confuso] il 22 per cento e un terzo (33%) ha detto che è accettabile dire di qualcuno con questa patologia che ha 'a senior moment' [un episodio legato all'anzianità].

Duncan Preston, ambasciatore dell'Alzheimer's Society, noto per i suoi ruoli in classici della commedia come Acorn Antiques and Dinnerladies, ha dichiarato: "Ho lavorato nella commedia per molti anni e mi piace una bella battuta. So che la risata è la migliore medicina, ma non è farsi beffe della demenza. Un milione di persone svilupperà questa condizione devastante nei prossimi dieci anni, quindi è probabile che toccherà tutte le nostre vite ad un certo punto. Questa settimana di consapevolezza della demenza, mi fa ridere assieme alle persone affette da demenza, non di loro".

Jeremy Hughes, amministratore delegato della Alzheimer's Society, ha detto: "Questi sono risultati scioccanti e dimostrano che la demenza è ancora una condizione sulla quale alcune persone pensano sia bene scherzare. Non lo è. La demenza è una condizione devastante che può succedere a chiunque. Dobbiamo affrontare questa mancanza di comprensione, se vogliamo garantire che le persone con demenza siano trattate con la dignità e il rispetto che meritano". Paul Burstow, ministro dell'assistenza, ha detto: "La paura della demenza può intrappolare le persone lasciandole isolate e non supportate. Questo è il motivo per cui dobbiamo sfidare lo stigma. Dobbiamo guardare oltre la diagnosi per vedere la persona. Le persone possono vivere bene con la demenza e continuare a condurre una vita attiva e piena, per anni dopo la diagnosi".

Heather Roberts, 56 anni, di Derby, ha l'Alzheimer. E' sposata, con due figli e nipoti, ed le è stata diagnosticata circa cinque anni fa. Heather ha detto:

"Mi fa arrabbiare sapere che persone trovano divertente la demenza, tuttavia credo che reagiscono in questo modo perché ne hanno paura. Mi è successo che persone si sono allontanate da me, quando ho detto loro che ho la demenza e questo l'ho sentito come un calcio nello stomaco. Ho detto a qualcuno che avevo la malattia e non l'ho mai più sentito.  Dobbiamo essere aperti e onesti ed educare le persone che anche da giovani si può contrarre, e che la vita non finisce con la diagnosi".

Questa settimana di consapevolezza sulla demenza della Alzheimer's Society sta incoraggiando la gente a 'ricordare la persona', guardando oltre la diagnosi e coinvolgendosi con loro. La carità ha prodotto i dieci migliori consigli su come il pubblico può sostenere una famiglia che vive con la demenza [qui in Italiano]; i consigli includono trovarsi per una tazza di tè, per una chiacchierata o per dare una mano in casa per consentire al caregiver di fare una pausa.

 

 


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Pubblicato in Alzheimers.co.uk il 7 luglio 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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