Trattamenti ricevuti dai partecipanti (Fonte: K Berve et al / AlzDem)
Il morbo di Alzheimer (MA) colpisce milioni di persone in tutto il mondo e le donne rappresentano quasi i due terzi di tutti i casi. Eppure sappiamo poco sulle esperienze diverse tra uomini e donne colpiti dalla malattia. Un nuovo studio, pubblicato dalla Women’s Brain Foundation (WBF) in collaborazione con Charles River Associates (CRA), fa luce sulle differenze tra uomini e donne nel percorso dei pazienti con MA: dalla consapevolezza e diagnosi al trattamento e alla qualità della vita.
Queste informazioni sono fondamentali per promuovere la prevenzione, migliorare l’accuratezza diagnostica e garantire cure più eque. La ricerca si è basata su un sondaggio strutturato di 142 partecipanti, sia pazienti che caregiver negli Stati Uniti e in Germania. I risultati forniscono prove importanti per guidare gli approcci della medicina di precisione nel MA.
Risultati chiave
- Consapevolezza dei fattori di rischio
Sia gli uomini che le donne avevano familiarità con la malattia e dimostravano livelli simili di consapevolezza riguardo ai principali fattori di rischio del MA, come vecchiaia, genetica, ipertensione e solitudine. Tuttavia, gli uomini hanno riferito una maggiore consapevolezza dei rischi legati allo stile di vita rispetto alle donne, in particolare per quanto riguarda il comportamento sedentario. Questa lacuna di conoscenze è preoccupante poiché l’attività fisica regolare riduce il rischio di MA. Sono necessarie campagne educative mirate per promuovere equamente strategie di prevenzione tra donne e uomini. - Percorsi verso la diagnosi
Le donne avevano maggiori probabilità di ricevere una diagnosi solo dopo essere state indirizzate a uno specialista, mentre gli uomini venivano spesso diagnosticati dal primo medico consultato. È importante sottolineare che lo studio ha dimostrato che la diagnosi era più rapida quando era coinvolto uno specialista, indipendentemente dal sesso o dal genere, sottolineando il valore dell’accesso tempestivo ai neurologi e alle cliniche della memoria. - Sintomi che suggeriscono la diagnosi
Le donne cercavano più spesso un consiglio medico perché dimenticavano conversazioni o eventi recenti. Ciò suggerisce che alcuni sintomi della memoria potrebbero essere più evidenti per le donne o per chi si prende cura di loro, portando potenzialmente a un precoce comportamento di ricerca di assistenza sanitaria. - Approcci terapeutici
Le donne sono state trattate più frequentemente con terapie non farmacologiche come la terapia della reminiscenza o con lavoro sulle storie di vita, che sono note per migliorare il benessere emotivo. Identificare tali differenze nelle preferenze terapeutiche può aiutare i professionisti sanitari ad adattare le terapie alle esigenze di ciascun paziente. - Viaggio Emozionale
Le donne hanno riferito livelli più elevati di ansia all’inizio del processo diagnostico, mentre gli uomini hanno espresso maggiore disagio dopo aver ricevuto una diagnosi formale. Riconoscere questi modelli emotivi può guidare i professionisti sanitari a fornire un supporto psicologico più personalizzato.
Perché è importante
Questo studio evidenzia l’importanza di integrare le prospettive di sesso e genere in ogni fase del percorso del paziente con MA. Dalla consapevolezza al trattamento, uomini e donne affrontano sfide diverse che modellano le loro esperienze e i loro esiti. Affrontare queste differenze potrebbe portare a:
- Ricorso anticipato a specialisti
- Diagnosi più accurate e tempestive, soprattutto per le donne
- Opzioni di trattamento su misura, in linea con le preferenze del paziente
- Migliore supporto emotivo sia per i pazienti che per i caregiver.
Incorporando le considerazioni su sesso e genere nella ricerca, nell’assistenza sanitaria e nelle politiche, possiamo procedere verso un’assistenza più precisa ed equa per tutte le persone con MA.
Fonte: Woman's Brain Foundation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: K Berve, [+12], A Santuccione Chadha. Exploring sex and gender differences in the Alzheimer's disease patient journey: A survey study. Alz Dem. 2025, DOI
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