Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Carol Bradley: Il delirium dopo il ricovero in ospedale di un anziano è un timore legittimo

old woman delirium caregiving Image by Freepik

Cara Carol: mia mamma di 95 anni è stata recentemente ricoverata in ospedale per polmonite. Mentre era lì, ha sviluppato delirium e non riconosceva nemmeno i familiari. Il personale dell'ospedale si è comportato come se ci non fosse nulla di cui preoccuparsi, dando la colpa alla sua malattia e all'età.

Sono d'accordo sul fatto che in una certa misura è vero, ma ho letto che negli anziani questo [delirium] può essere provocato da un ricovero in ospedale. Adesso è a casa e migliora lentamente anche se sto perdendo la speranza che torni dove era prima della malattia. Se hai suggerimenti che ci aiutano a prenderci cura di lei e magari addirittura aiutarla a guarire, sarebbe fantastico! - CV

 

Cara CV: posso percepire la tua preoccupazione e mi dispiace tanto che la tua famiglia stia attraversando questo. Sia la polmonite in tarda età che il delirium in ospedale hanno colpito da vicino a casa mia, perché ne hanno sofferto rispettivamente mia suocera e mio padre. Capisco quanto sia sconvolgente vedere questi cambiamenti e quanto possiamo sentirci indifesi.


Mia suocera aveva la polmonite e il successivo trattamento aggressivo l'ha tenuta in vita. Tuttavia, è passata dall'essere contenta e persino felice in una buona struttura di cure, arricchita dalle mie visite quotidiane, all'essere confusa, spesso paranoica e infelice.


Per quanto riguarda il delirium dell'ospedale, mio ​​padre è andato in chirurgia a causa delle preoccupazioni per l'accumulo di liquidi nel cervello dietro il tessuto cicatriziale di un trauma cranico durante la seconda guerra mondiale. Era ancora molto presente mentre entrava in questo intervento chirurgico 'preventivo'. Eppure, è uscito da quell'intervento con gravi sintomi di delirium e di demenza da cui non si è mai ripreso.


Queste due situazioni familiari strazianti sono il motivo per cui sono sempre profondamente preoccupata quando gli anziani si ammalano gravemente o devono avere un intervento chirurgico. Sebbene il delirium possa insorgere anche a casa, una regola generale è che gli anziani stanno meglio a rimanere fuori dall'ospedale, quando possibile. Spesso c'è poca scelta e tutto ciò che possiamo fare è sperare e pregare che il risultato finale sia una migliore qualità della vita.


Il delirium è uno stato mentale peggiore del solito provocato da malattie o fattori di stress importanti per il corpo o la mente. Poiché accade così spesso durante il ricovero in ospedale, viene spesso indicato come confusione ospedaliera o psicosi in terapia intensiva. Mentre le persone con demenza sono più inclini al delirio, può colpire anche gli anziani senza demenza.


Una volta che qualcuno ha sofferto di delirium, ha più probabilità di ripetere l'episodio. Il delirium può dipendere da una combinazione di fattori, come gli effetti di una malattia che stressa il corpo, gli effetti collaterali di farmaci e l'atmosfera rumorosa e confusa dell'ambiente ospedaliero. Il disorientamento in un ambiente sconosciuto e l'atteggiamento impersonale degli operatori dell'ospedale aumentano il rischio.


Sebbene il delirio non possa sempre essere prevenuto, secondo un articolo dei National Institutes of Health, almeno il 40% dei casi potrebbe essere evitato. L'articolo parla di eliminare rumori e luci inutili, meno interruzioni del sonno, tenere a portata di mano apparecchi acustici e occhiali e un adeguato controllo del dolore attraverso farmaci attentamente selezionati alla dose più bassa possibile.


Il mio cuore è con te, CV. Ora che tua madre è a casa, spero che si riprenda rapidamente.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)