Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Neuroplasticità e Alzheimer

examining a scan of the brainHelen Santoro, a sinistra, esamina una scansione del suo cervello con sua madre in un laboratorio del MIT a Cambridge / Mass. a luglio. Foto di Kayana Szymczak per il New York Times.

Ho letto un articolo affascinante pubblicato sul New York Times da Helen Santoro, The Curious Hole in my Head (Il buco curioso nella mia testa). La signora Santoro ha avuto alcune risultanze neurologiche preoccupanti alla nascita, che avevano suggerito una scansione del cervello. Ciò ha rivelato un grande spazio nella sua cavità cranica, dove avrebbe dovuto esserci il lobo temporale sinistro del cervello. Ciò è stato molto probabilmente dovuto a un ictus in utero ben prima di nascere.


La maggior parte dei bambini con questa condizione ha una compromissione neurologica significativa man mano che invecchia, ma la signora Santoro ha sorpreso gli esperti, “raggiungendo tutte le tappe fondamentali tipiche dei bambini della mia età. Mi sono iscritta a scuole normali, eccellevo nello sport e a scuola. Le abilità linguistiche di cui i medici erano più preoccupati alla mia nascita - parlare, leggere e scrivere - si sono rivelate le mie passioni professionali".


Come può essere tutto ciò? Il lobo temporale sinistro è uno dei centri più importanti per l'elaborazione del linguaggio. Questo caso getta una luce interessante sul concetto di neuroplasticità, la capacità dopo lesioni cerebrali di riparare il cablaggio nel cervello attraverso la crescita di nuovi neuroni e connessioni sinaptiche. Inoltre, la neuroplasticità può comportare la riprogrammazione di circuiti neurali intatti, in modo che possano assumere nuove mansioni.


Quando ero residente in neurologia negli anni '80, mi è stato insegnato che la neuroplasticità era possibile solo durante l'infanzia. In effetti, il caso più sorprendente che ho visto è stato quando turnavo al servizio di neurologia pediatrica e ho visto una ragazza di 11 anni che aveva avuto la rimozione dell'intero lato destro del cervello 7 anni prima, nel disperato tentativo di controllare le convulsioni intrattabili e potenzialmente letali causate dall'encefalite di Rasmussen.


Sebbene avesse spasticità sul lato sinistro del corpo, era in grado di camminare e usare entrambe le braccia. Il lato sinistro del cervello aveva assunto gran parte della funzione del lato destro mancante. La neuroplasticità nei bambini consente una notevole riassegnazione della funzione cerebrale dopo la rimozione del cervello malato.


La rimozione di un intero emisfero cerebrale in un adulto non avrebbe un risultato così buono. Il risultato sarebbe quasi certamente una paralisi totale del lato del corpo opposto all'emisferictomia. Sebbene la neuroplasticità non sia così robusta negli adulti come nei bambini, ora sappiamo che esiste. È in parte responsabile del recupero dopo un ictus, in particolare quelli piccoli.


Sembra essere importante anche per rallentare il progresso della compromissione cognitiva nell'Alzheimer. Mi chiedo se la neuroplasticità possa avere un ruolo nella promozione della riserva cognitiva. Si sta lavorando per determinare se mitigare i fattori di rischio reversibili dell'Alzheimer può funzionare in parte attraverso il miglioramento della neuroplasticità.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

L'autore: "Sono un neurologo in pensione con l'Alzheimer in fase iniziale. Mi sono preso cura di molti pazienti con Alzheimer e altre demenze nei 25 anni di pratica di neurologia generale a Portland, in Oregon. Ho scritto delle mie esperienze con l'Alzheimer da due prospettive, paziente e medico, nel libro A Tattoo On My Brain: A Neurologist’s Personal Battle against Alzheimer’s Disease (un tatuaggio nel mio cervello: la battaglia personale di un neurologo contro l'Alzheimer), edito da Cambridge University Press".

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.