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Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

LSU microbiome alzheimer

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University di New Orleans, riferisce per la prima volta un percorso che inizia nell'intestino e termina con una potente tossina pro-infiammatoria nelle cellule del cervello, che contribuisce allo sviluppo del morbo di Alzheimer (MA). Comunicano anche un modo semplice per prevenirlo, nel documento pubblicato su Frontiers in Neurology.


I ricercatori hanno trovato prove del fatto che una molecola contenente una neurotossina generata microbicamente, molto potente, il lipopolisaccaride (LPS), derivata dai batteri Gram-negativi Bacteroides fragilis nel tratto gastrointestinale umano, genera un neurotossina chiamata BF-LPS.


"Gli LPS in generale sono probabilmente i più potenti glicolipidi neurotossici pro-infiammatori derivati ​​da microbi"
, afferma il dott. Lukiw. "Molti laboratori, tra cui il nostro, hanno rilevato diverse forme di LPS all'interno dei neuroni del cervello umano colpito dal MA".


In questo studio, i ricercatori descrivono in dettaglio il percorso della BF-LPS dall'intestino al cervello e i suoi meccanismi d'azione una volta arrivata lì. La BF-LPS cola dal tratto gastrointestinale, attraversa la barriera emato-encefalica attraverso il sistema circolatorio e accede ai compartimenti cerebrali. Qui aumenta l'infiammazione nelle cellule cerebrali e inibisce il neurofilamento a catena leggera specifico dei neuroni (NF-L), una proteina che supporta l'integrità cellulare.


Un deficit di questa proteina porta all'atrofia progressiva delle cellule neuronali e, in definitiva, alla morte cellulare, come si osserva nei neuroni colpiti dal MA. Riferiscono inoltre che un'adeguata assunzione di fibre alimentari può scongiurare il processo.


Le caratteristiche innovative di questo percorso patologico appena descritto sono triplici. Il percorso che stimola il MA inizia al nostro interno, nel microbioma del tratto gastrointestinale, e quindi è proprio 'originato localmente' e attivo per tutta la vita. La neurotossina altamente potente BF-LPS è un sottoprodotto naturale del metabolismo microbico nel tratto gastrointestinale. L'abbondanza di Bacteroides fragilis nel microbioma, che è la fonte della neurotossina BF-LPS, può essere regolata dall'assunzione di fibre alimentari.


“Detto in altro modo, gli approcci alimentari per bilanciare i microrganismi nel microbioma possono essere un mezzo attraente per modificare l'abbondanza, la speciazione e la complessità delle forme enterotossigeniche di microbi rilevanti per il MA e il loro potenziale per lo scarico patologico di secrezioni derivate da microbi, altamente neurotossiche, che includono la BF-LPS e altre forme di LPS", spiega Lukiw.


I ricercatori concludono che una migliore comprensione dell'interazione tra asse tratto gastrointestinale-sistema nervoso centrale, microbioma del tratto gastrointestinale e MA, ha un notevole potenziale per portare a nuove strategie diagnostiche e terapeutiche nella gestione clinica del MA e in altri disturbi neurodegenerativi letali, progressivi e legati all'età.


Si stima che gli americani mangino 10-15g di fibra al giorno in media. L'USDA (Ministero dell'Agricoltura USA) raccomanda che fino ai 50 anni di età le donne consumino 25g al giorno e gli uomini 38g. Dopo i 50 anni, donne e uomini dovrebbero consumarne rispettivamente 21 e 30g al giorno.

 

 

 


Fonte: Louisiana State University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: AI Pogue, ...[+3], WJ Lukiw. Downregulation of Neurofilament Light Chain Expression in Human Neuronal-Glial Cell Co-Cultures by a Microbiome-Derived Lipopolysaccharide-Induced miRNA-30b-5p. Front. Neurol., 24 June 2022, DOI

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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