Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Svelato il modo in cui il nostro cervello ricorda l'ordine degli eventi

Per secoli capire come è memorizzato l'ordine degli eventi nella memoria è rimasto un mistero. Tuttavia, ricercatori dell'Università di Warwick hanno elaborato il modo in cui l'ordine degli eventi nella memoria può essere memorizzato e successivamente richiamato nel sistema di memoria dell'ippocampo nel cervello.


La nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Cell Reports, si basa sulla scoperta di May-Britt ed Edvard Moser, vincitori del premio Nobel, che una regione di immissioni dati verso l'ippocampo - la corteccia entorinale laterale (LEC) - ha cellule di gestione del tempo che cambiano lentamente i loro tassi di attività su centesimi di secondo; e alla scoperta che le cellule del tempo nell'ippocampo sparano in momenti separati in sequenza.


Nella nuova ricerca è stata sviluppata una teoria e un modello di come le cellule entorinali del tempo producono cellule del tempo dell'ippocampo che possono essere associate a luoghi e persone per aiutare a ricordare la sequenza in cui le persone e i luoghi si sono presentati durante l'episodio ricordato.


La teoria dimostra come possiamo ricordare cosa ci è successo durante il giorno nell'ordine corretto e come possiamo fornire una memoria testimone oculare per una serie di eventi. I ricercatori dimostrano che la trasformazione del codice della memoria tra le due aree cerebrali - LEC e ippocampo - si realizza da un tipo noto di rete neurale presente nel cervello, una rete competitiva.


La rete competitiva impara ad allocare i neuroni dell'ippocampo per rispondere alle diverse combinazioni di spari delle cellule del tempo, e così può formarsi una sequenza temporale. La teoria considera anche i lenti cambiamenti di attività nelle cellule del tempo attraverso meccanismi di adattamento e mostra come il richiamo spontaneo della memoria possa avvenire con il corretto ordine degli elementi della memoria.


Comprendere la memoria del cervello e i relativi meccanismi aiuta non solo a comprendere i disturbi della memoria, ma fornisce anche nuovi approcci per comprendere e curare i disturbi mentali come depressione e schizofrenia. Il prof. Edmund Rolls del Dipartimento di Informatica dell'Università di Warwick commenta:

"Questo è un momento entusiasmante per la ricerca sul cervello: stiamo iniziando a comprendere i meccanismi cerebrali sottostanti di molti tipi di comportamenti, come memoria ed emozione, e questo ha un grande potenziale per trattare meglio i disturbi cerebrali".


Ulteriori dettagli dell'approccio del Prof. Rolls per una migliore comprensione della depressione in funzione di queste fondamenta sono forniti nel suo nuovo libro The Brain, Emotion and Depression (Il cervello, l'emozione e la depressione) pubblicato nel 2018. Mostra ad esempio come i ricordi tristi dominano la depressione e fornisce suggerimenti per il trattamento.

 

 

 


Fonte: University of Warwick (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Edmund T. Rolls, Patrick Mills. The Generation of Time in the Hippocampal Memory System. Cell Reports, 13 Aug 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.