Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo prodotto anti-depressione può essere terapia futura per Alzheimer e Parkinson

Chicago - C'è la nuova speranza per le persone che soffrono di depressione.


Dei ricercatori hanno identificato il composto hydroxynorketamine (HNK), che può trattare i sintomi della depressione in modo altrettanto efficace e rapido della ketamina, senza gli effetti collaterali indesiderati connessi con il farmaco psicoattivo.


Lo afferma uno studio apparso nel numero di luglio di Anestesiology, la rivista medica ufficiale della American Society of Anesthesiologists® (ASA®).


È interessante notare che il HNK può costituire un futuro approccio terapeutico per il trattamento di patologie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson, notano gli autori.


"L'uso clinico della terapia con ketamina per la depressione è limitato, perché il farmaco viene somministrato per via endovenosa e può produrre effetti negativi, come allucinazioni e sedazione fino al punto dell'anestesia", ha detto Irving Wainer, Ph.D., ricercatore senior dell'Intramural Research Program del National Institute on Aging di Baltimora. "Abbiamo scoperto che il composto HNK contribuisce in modo significativo agli effetti anti-depressivi della ketamina negli animali, ma non produce la sedazione o l'anestesia, il che rende l'HNK un'alternativa attraente come antidepressivo negli esseri umani".


L'HNK è uno dei numerosi composti diversi che sono prodotti quando la ketamina, un antidepressivo che diventa medicina anestetica, è scomposta (metabolizzata) nel corpo. I ricercatori hanno testato l'HNK in un modello di topo, per vedere se il composto da solo potrebbe produrre gli stessi effetti benefici attribuiti alla ketamina, senza gli effetti collaterali indesiderati della ketamina.


Nello studio, ai ratti sono state somministrate per via endovenosa dosi di ketamina, di HNK e di un altro composto prodotto dal metabolismo della ketamina, noto come norketamina. Dopo 20, 30 e 60 minuti è stato esaminato l'effetto che ognuno dei prodoti aveva nello stimolare alcuni percorsi cellulari del cervello dei ratti. Il tessuto cerebrale di topi privi di farmaci è servito da controllo.


I ricercatori hanno trovato che il composto HNK, come la ketamina, non solo produce effetti antidepressivi potenti e veloci, ma stimola anche i percorsi neuro-rigenerativi, e avvia la ricrescita di neuroni nel cervello dei ratti. L'HNK sembra anche avere diversi vantaggi rispetto alla ketamina, nel senso che è 1.000 volte più potente, non agisce da agente anestetico, e può essere assunto per via orale, secondo gli autori.


Con sorpresa, l'HNK ha anche dimostrato di ridurre la produzione di D-serina, una sostanza chimica presente nel corpo, la cui sovrapproduzione è associata a patologie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson. La capacità del HNK di ridurre la produzione di D-serina, stimolando la rigenerazione delle connessioni neuronali nel cervello, può rappresentare un potenziale nuovo approccio terapeutico per il trattamento di questi disturbi.


"Le proprietà uniche dell'HNK aumentano la possibilità di sviluppare un trattamento quotidiano auto-somministrato che funziona rapidamente e può essere preso a casa, per varie malattie del sistema nervoso centrale", ha detto il dottor Wainer. "Questa è una scoperta molto eccitante e speriamo che i risultati di questo studio consentano indagini future in questo composto potenzialmente terapeutico ed importante".


Il Dr. Wainer e molti degli autori dello studio sono elencati come co-inventori su una domanda di brevetto per l'uso dei composti della ketamina nel trattamento del disturbo bipolare e della grave depressione.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Society of Anesthesiologists  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.