Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cerotto antifumo può migliorare la memoria dei pazienti in pre-demenza

cerotto sul braccio Le persone con lieve perdita di memoria, spesso un segnale di avvertimento precoce della futura demenza, possono ricevere aiuto da una fonte inaspettata: i cerotti alla nicotina.

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Neurology dimostra che indossare un cerotto alla nicotina migliora le prestazioni cerebrali di tali adulti.

Lo studio (piccolo, come riconoscono gli autori), ha coinvolto 45 uomini e 29 donne, con età media di 76 anni, e poco più della metà ex fumatori. Ognuno di loro ha mostrato segni di perdita precoce di memoria, ma i loro sintomi non erano abbastanza gravi da giustificare una diagnosi di demenza.

Demenza è un termine generico per i disordini del cervello che coinvolgono alcuni problemi di memoria e pensiero, tra cui l'Alzheimer. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Per sei mesi, un gruppo ha portato cerotti alla nicotina da 15 milligrammi, mentre all'altro è stato dato un placebo. Ogni paziente è stato sottoposto a test di memoria e della funzionalità del cervello in tre momenti distinti: uno all'inizio dello studio, un'altro a metà, e una prova finale a conclusione dello studio.

Alla fine dello studio, i pazienti che avevano portato i cerotti alla nicotina erano più capaci di prestare attenzione, ed hanno anche dimostrato una migliore memoria a lungo termine rispetto ai pazienti che non hanno utilizzato i cerotti alla nicotina. "I pazienti sono migliorati quanto basta da notare la differenza", spiega il ricercatore Paul Newhouse, MD, professore di psichiatria alla School of Medicine della Vanderbilt University di Nashville in Tennessee. "Anche i loro medici hanno notato dei miglioramenti, ma non tanto quanto i pazienti stessi".

La nicotina, ingrediente di dipendenza nelle sigarette, sembra fornire vantaggi quanto più a lungo è presa. Newhouse dice che lui e il suo team hanno notato un piccolo effetto una settimana dopo l'inizio dello studio. Nei punti di controllo a tre e sei mesi, quell'effetto era cresciuto notevolmente. "Sembra che l'effetto cresca nel tempo", afferma Newhouse. "Sono stato abbastanza soddisfatto da questi risultati".

Domande senza risposta

Il neuroscienziato Joshua Grill, PhD, dice che lo studio dimostra buoni risultati, ma saranno necessari più studi, e più grandi, per determinare se la nicotina migliora più che il semplice ricordo. Grill, che ha esaminato lo studio per WebMD, sottolinea che lo studio non ha mostrato alcun miglioramento nel funzionamento più richiesto: la capacità di eseguire le attività quotidiane. E' anche preoccupato per la sicurezza, in quanto la terapia con nicotina è stata associata ad una lieve riduzione della pressione sanguigna e a perdita di peso di circa 2kg al termine del periodo di studio. Negli anziani, questo non è sempre salutare. "E' molto più sicuro di trattare le persone con sigarette, è ovvio", dice Grill, direttore del Programma di Sviluppo per un Trattamento di Alzheimer "Katherine and Benjamin Kagan" all'UCLA. "Ma è potenzialmente fonte di dipendenza, e vale la pena discutere la riduzione della pressione sanguigna, specialmente negli anziani".

Newhouse dice che c'è molto interesse nello sviluppo di farmaci a base di nicotina. La società farmaceutica Pfizer ha donato i cerotti utilizzate per lo studio, finanziato in parte dal National Institute on Aging e dal National Institute of General Medical Sciences.

Come funziona il cerotto

Il cerotto usato in questo studio è diverso da quello comunemente disponibile negli Stati Uniti, afferma Newhouse, aggiungendo che "non scarica nicotina [nel sangue] così velocemente come i cerotti venduti in America, ma lo rilascia più lentamente. Per il nostro studio, hanno funzionato particolarmente bene". Newhouse dice che la nicotina sembra aiutare il cervello a consolidare la memoria. Intendendo il processo di acquisizione delle informazioni e la memorizzazione in modo permanente nel cervello per il richiamo futuro. "I ricordi devono essere codificati, memorizzati e recuperati, e tutte queste fasi possono avere problemi", afferma Newhouse. "Sembra che la nicotina aiuti questo processo. I pazienti nello studio non si ricordavano di più in un primo momento, ma si sono dimenticati di meno nel tempo".

E' necessaria più ricerca

Anche se i risultati di questo studio sono promettenti, afferma Newhouse, ci vorrà uno studio molto più ampio, includendo centinaia di pazienti, per trarre conclusioni sul reale potenziale della nicotina per ripristinare la perdita di memoria e proteggere contro le malattie. Lui è ottimista. "C'è forte interesse ora, e noi comprendiamo la biologia molto meglio", afferma Newhouse.

Sia Newhouse che Grill dicono che i ricercatori del settore si stanno impegnando molto per identificare l'insorgenza di demenza sempre prima, nella speranza di trovare il modo di fermare il progresso e prevenire la devastazione della malattia. Questo, tuttavia, richiederà nuovi metodi per studiare come i pazienti reagiscono ai trattamenti. "Muovendo l'esplorazione nelle fasi precedenti del processo della malattia, i nostri strumenti attuali potrebero non avere la sensibilità per misurare i risultati", dice Grill, che è incoraggiato da questo studio.

"Dovrei mettermi al campo degli ottimisti", dice. "Abbiamo bisogno di cure per i milioni di persone con lieve [perdita di memoria], e non abbiamo alcun trattamenti approvato dalla FDA".

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Pubblicato in WebMD il 9 gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.