Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante può portare all'accumulo di forme tossiche di tau, una proteina coinvolta nell'Alzheimer e in altri disturbi neurodegenerativi.

buildup of toxic forms of Tau

I disturbi neurodegenerativi come il morbo di Alzheimer (MA) e di Parkinson (MP) sono associati a proteine ​​atipiche che formano grovigli nel cervello, uccidendo i neuroni. I neurobiologi dell'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne hanno ora identificato alcuni meccanismi chiave alla base della formazione di questi grovigli.


I ricercatori sono riusciti anche a esaminare la vulnerabilità cellulare all'inizio della neurodegenerazione, quando i neuroni vengono disconnessi l'uno dall'altro. Il loro lavoro può aiutare a sviluppare nuove terapie per le malattie neurodegenerative.


"Se potessimo fermare o rallentare la disconnessione iniziale dei neuroni, potremmo rallentare le fase successive che si verificano quando i neuroni iniziano a degenerare", afferma l'autore senior dello studio Brian McCabe, direttore del Laboratorio di Genetica e Malattie Neurali, e professore dell'EPFL.


Il team di McCabe ha progettato adulti di Drosophila (moscerini della frutta) perché esprimessero la tau umana, una proteina che è coinvolta nel MA e in altri disturbi che portano alla demenza. I ricercatori hanno scoperto che i moscerini che esprimono tau umana avevano una vita più corta dei controlli.


Per valutare l'effetto della tau umana sul cervello, il team ha usato una serie di tecnologie genetiche, di microscopia e computazionali che hanno consentito scansioni accurate dei singoli neuroni. Lo studio è tra i primi del suo genere ad esaminare la neurodegenerazione a livello di singolo neurone nel contesto di un cervello adulto.


Rispetto ai controlli, i moscerini che esprimevano tau umana hanno mostrato una perdita sostanziale di sinapsi, le connessioni tra i neuroni. In questi animali, anche gli assoni dei neuroni (le parti lunghe e sottili della cellula che conducono impulsi elettrici) si sono ristretti e retratti.


"Nel momento in cui l'assone si era retratto, i neuroni non facevano più parte di un circuito funzionale", afferma McCabe. "Dobbiamo intervenire in queste prime fasi, perché quando i neuroni stanno morendo, la battaglia è già persa".


Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che la perdita di un complesso di proteine ​​chiamate retromeri, che può essere mutato nelle persone con MP, accelera la neurodegenerazione. Nella cellula, il retromero agisce da sistema di riciclaggio, impedendo alle proteine ​​di essere scomposte e riportandole sulla superficie della cellula.


i ricercatori hanno scoperto che il blocco dell'attività del complesso retromero porta ad un aumento dei livelli di una forma accorciata di tau che aggrava la neurotossicità. McCabe e i suoi colleghi hanno ipotizzato che quando l'attività del retromero è ridotta, le proteine ​​tau indugiano più a lungo all'interno della cellula, dove vengono 'tagliate' da enzimi specializzati chiamati caspasi.


In effetti, l'inibizione della produzione della forma abbreviata di tau potrebbe bloccare la perdita di sinapsi e assoni. I risultati, pubblicati su Nature Communications il 26 agosto, suggeriscono che smorzare l'attività dei retromeri rallenta il traffico di tau, il cui 'ingorgo' dà il tempo alle caspasi di tagliare la tau nella forma più breve che può danneggiare i neuroni.


Identificare i farmaci che migliorano il traffico di tau potrebbe aiutare a ridurre la neurotossicità, afferma McCabe. Se la forma abbreviata di tau è un marcatore diagnostico del cervello affetto da MA e da Parkinson, i livelli di questa proteina atipica potrebbero essere usati per selezionare farmaci, come indicatore della loro efficacia.


Il team di McCabe continua a lavorare per comprendere i passi iniziali della neurodegenerazione, un approccio che potrebbe aiutare a far luce sui meccanismi chiave che innescano la malattia.

 

 

 


Fonte: Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: J Asadzadeh, ...[+7], BD McCabe. Retromer deficiency in Tauopathy models enhances the truncation and toxicity of Tau. Nature Communications, 27 Aug 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.