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Le conseguenze fisiche e mentali delle lesioni cerebrali in vecchiaia

Negli ultimi dieci anni i medici hanno visto con le scansioni cerebrali di risonanza magnetica (MRI) che molti anziani sviluppano «lesioni della sostanza bianca».

Questi danni alle aree del cervello dipendono dalla diminuzione del flusso sanguigno, una condizione chiamata ischemia, che probabilmente porta a danni ossidativi localizzati.

È interessante notare che questo concetto di «malattia dei piccoli vasi», che provoca danni al cervello, è stata riferita da un medico tedesco, il dottor Otto Binswanger, verso la fine del 19° secolo.

Dal momento della sua scoperta, abbiamo capito che queste lesioni della sostanza bianca sono fortemente correlate a un calo della velocità con cui una persona elabora le informazioni, alla mancanza di attenzione e a una diminuzione della memoria.

Oltre ai problemi cognitivi, la condizione rende gli adulti anche molto più propensi a deprimersi.

Queste lesioni causano infiammazione, che può portare alla sovrapproduzione di amiloide-beta e all'Alzheimer.

Gli scienziati ritengono che la velocità minore di elaborazione insorga perché queste lesioni interferiscono con le connessioni tra le diverse aree del cervello.

Inoltre, interferendo con le connessioni tra la corteccia cerebrale e il mesencefalo, queste lesioni rallentano l'andatura di cammino e aumentano la possibilità di inciampare. Questo inciampo porta ad un aumento delle cadute.

Gli anziani con demenza che cadono di frequente hanno più probabilità di avere la demenza vascolare. Queste persone hanno anche un rischio maggiore di ictus.

Poiché queste lesioni sono più comuni nelle persone con pressione alta o con fibrillazione atriale, i medici devono monitorare e trattare queste ultime due condizioni: la pressione alta dovrebbe essere controllata, con la supervisione di un medico, con modifiche dello stile di vita o con farmaci, e coloro che hanno fibrillazione atriale dovrebbero prendere un anticoagulante o un'aspirina baby.

 

 

 

 

 


Fonte: John Morley (direttore di geriatria della St. Louis University e geriatra negli ospedali della St. Louis University e di Des Peres) in St Louis Post-Dispatch (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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