Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le parole dei pazienti di demenza possono ferire

shutterstock_74264041.jpgDomanda: Mia madre si arrabbia con mio padre per le cose offensive che si sente dire, ma lui ha l'Alzheimer e quindi non capisco perché lei la prende così male. Come posso aiutarla ad essere più paziente?

Risposta: Quando qualcuno con demenza che ami e di cui ti occupi, dice qualcosa di offensivo, può essere sconvolgente.


Mi ricordo quella volta che mia nonna, che viveva con noi, ha buttato da parte il suo piatto preferito, che avevo impiegato del tempo a fare, urlando che la stavo avvelenando. Scoppi d'ira come questo accadevano di frequente con il peggioramento della sua demenza vascolare. Anche se sapevo che cosa causava il suo comportamento, talvolta era comunque difficile mantenere la calma e lasciare semplicemente perdere.


Mi riferisco sicuramente a ciò che tua madre sta attraversando, e anche tu devi avere pazienza ed essere di sostegno per lei. Dirle semplicemente di non farne una questione personale non è sufficiente. Lei sta guardando tuo padre (come fai tu) che subisce una serie di perdite, e voi ne piangete ognuna di esse. Lei e tuo padre soffrono per un futuro oscuro ad entrambi. Forse la più grande perdita sarà il giorno in cui, per lui, lei sarà una estranea, così come lo sarai tu e i tuoi fratelli.


Uno dei concetti più difficili da cogliere per i familiari è che una persona affetta da demenza non agisce consapevolmente in modo difficile, né vogliono dire ogni cosa scortese che dicono. Credere che il comportamento in demenza sia riflessivo e metodico farà solo raccogliere semi di discordia. D'altro canto, i familiari che capiscono che la demenza è una malattia del cervello, sembrano stare meglio quando si tratta di far fronte al lato comportamentale della demenza.


L'Alzheimer è una malattia che provoca il restringimento di regioni del cervello che perdono la loro funzionalità. Diverse regioni controllano diverse funzioni come la memoria, la personalità, il comportamento e del linguaggio. La demenza danneggia anche la capacità di controllare gli impulsi, e ciò significa che le azioni diventano non intenzionali. Eppure, ho avuto coniugi caregiver che confessavano di pensare che l'Alzheimer permette e incoraggia le persone a dire quello che realmente pensano (tipo ubriachezza), e quindi credono a tutte le cose offensive dette loro. Questa convinzione errata porta a un mondo di guai.


Se il coniuge assistente non capisce che le osservazioni offensive, gli insulti e gli scoppi d'ira sono il risultato di una malattia del cervello - è probabile che reagiranno con rabbia e diventeranno pieni di risentimento nei confronti del coniuge con l'Alzheimer. E' una formula che porta a livelli di stress dannosi che fanno male a tutti.

Ecco cosa si può fare:

  1. Spiega a tua mamma che l'Alzheimer è una malattia del cervello. Puoi fare un eccellente viaggio nel cervello e negli effetti della demenza su questo sito. Puoi anche vedere un breve filamto che spiega il meccanismo della malattia qui.
  2. Se sono state fatte scansioni PET o altre prove per diagnosticare la demenza, chiedere al medico di visualizzare i risultati e spiegare che cosa significano.
  3. Comprendere che le persone con demenza spesso si sentono perse, quindi non ci vuole molto perchè diventino impaurite o agitate. Rassicurarli che sono al sicuro con voi.
  4. Se il proprio caro diventa sconvolto: calmarlo, parlare con calma e non contraddirlo.
  5. Prendi in esame un centro diurno per adulti per tuo padre. Le attività terapeutiche possono fare miracoli per le persone affette da demenza, aiutarli a dormire la notte e ridurre lo stress a casa. È possibile cercare un centro diurno per adulti nella zona dell'ULSS8 chiamando l'associazione al 0423 750324 o qui. Per altre zone si può fare una ricerca sulla rete ("Centro diurno" + nome città).
  6. Incontrare altre persone che si prendono cura di una persona con l'Alzheimer e capire come la gestiscono può dare spunti che sono importanti per quelli nei tuoi panni. L'Associazione Alzheimer Riese gestisce gruppi di auto-mutuo-aiuto nell'area dell'ULSS8. Per le altre zone informarsi presso l'associazione Alzheimer della propria città.
  7. Permetti a tua madre di avere delle pause regolari, offrendoti di visitarla in modo che possa uscire con gli amici, fare commissioni, andare in giro o porta in casa un assistente per anziani per aiutare la tua mamma. Si può trovare nell'elenco tra gli assistenti a domicilio o cercarlo su Internet usando le parole chiave appropriate.

 

La linea di fondo?

E' la biologia, non il comportamento, che causa le reazioni di tuo padre. Incoraggia tua madre a fare un respiro profondo e a ricordare a se stessa che non è diretto a lei come persona. L'unico modo che diventi efficace è che lei riceva un sostegno per rendere meno stressante il suo caregiving.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Linda RhodesPubblicato da Linda Rhodes in PennLive il 2 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:


Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)