Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Brutto giorno come caregiver? Perdonati per essere umano.

Cara Carol: ho trascorso l'ultima settimana a sentirmi in colpa perché ho urlato a mia madre. Le è stato diagnosticato l'Alzheimer di fase iniziale e sembra così normale per la maggior parte del tempo, ma poiché ha cali di memoria a breve termine, può frustrare se stessa e gli altri. Dovrei saperlo meglio, ma dimentico che ha un motivo per essere così smemorata. Ha senso? Comunque, mi sono scusata con lei e lei ha risposto che andava bene, ma mi sento ancora in colpa. Devo imparare ad essere più paziente con lei, ma come fa a diventarlo una persona innatamente impaziente? - KD

 

Cara KD: non sei la prima caregiver a perdere la pazienza e ti do merito di essertene resa conto e di esserti scusata. I prossimi passi sono perdonarti per essere umana e lavorare per riformulare la tua colpa come rimpianto. Credo che sia una mentalità più produttiva che ci consente di migliorare piuttosto che rimanere bloccati. Ti penti di aver perso la pazienza e prenderai provvedimenti per limitare le ricadute.


Anche se perfino le personalità dei pazienti possono diventare frustrate nelle cure per la demenza, le persone innatamente impazienti possono trovare più difficile, ma non impossibile, fornire assistenza adeguata. Tutti abbiamo bisogno di supporto, quindi ecco alcuni suggerimenti.


Un mantra: la perdita di memoria può portare alla confusione e persino alla paura, e di conseguenza allo stress, il che rende più difficile ricordare. Fa che il tuo mantra diventi ricordare a te stessa ripetutamente che tua madre non lo sta facendo apposta. È la malattia.

Pause: se vogliamo fare del nostro meglio, abbiamo bisogno di tempo per riorganizzarci, il che può richiedere tempo per noi stessi e/o tempo sociale. Fai qualche pausa? Dato che tua madre è ancora nella fase iniziale della demenza, probabilmente puoi lasciarla sola per un po', ma potrebbero esserci ragioni per non farlo. Lavora con la famiglia, gli amici o i caregiver a pagamento per farlo accadere, perché sarai coinvolta a lungo in questo viaggio. Una pausa per te andrà a beneficio sia tuo che di tua madre.

Risorse: prova a cercare risorse negli enti / associazioni / organizzazioni locali di assistenza / invecchiamento. E poi prova in rete.

Informazione: per risorse che possono aiutarti a imparare, suggerirei di cercare uno o entrambi questi canali YouTube Better Health While Aging (salute migliore mentre si invecchia) e Teepa Snow Videos (video di Teepa Snow, tutti in inglese). Inoltre, ci sono centinaia di libri che possono aiutare con la cura della demenza. Cerca nella tua libreria o in rete.


Tutti i caregiver hanno giorni in cui si pentono delle loro azioni, KD. Tu mostri intuizione e disponibilità a fare di meglio, quindi lo farai.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)