Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al cancro

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto un difetto in un percorso cruciale di segnalazione cellulare, che secondo loro contribuisce alla sovrapproduzione di proteina tossica nel cervello dei pazienti di Alzheimer, così come alla perdita di comunicazione tra i neuroni, due contribuiti significativi a questo tipo di demenza.


Il loro studio, pubblicato nel numero on line di Neuron, offre la possibilità di puntare a questo difetto specifico con farmaci che "possono ringiovanire o recuperare questo percorso", dice il primo ricercatore dello studio, Guojun Bu, PhD, neuroscienziato della Mayo Clinic di Jacksonville in Florida."Questo difetto probabilmente non è l'unico contributo allo sviluppo dell'Alzheimer, ma i nostri risultati suggeriscono che è molto importante, e potrebbe essere terapeuticamente mirato possibilmente per prevenire l'Alzheimer o per trattare precocemente la malattia".


Sappiamo che il percorso, la segnalazione Wnt, ha un ruolo critico nella sopravvivenza delle cellule, nello sviluppo embrionale e nell'attività sinaptica, i segnali elettrici e chimici necessari per l'apprendimento e la memoria. Qualsiasi squilibrio in questo percorso (troppa o troppo poca attività) porta alla malattia; la crescita eccessiva delle cellule nel cancro è un esempio di iperattivazione di questo percorso.


Mentre gran parte della ricerca sul Wnt si è concentrata sulle malattie con segnalazione Wnt iperattiva, il team del dottor Bu è uno dei primi a dimostrare il collegamento tra la segnalazione Wnt soppressa e l'Alzheimer. "La nostra ricerca ha un senso, perché i ricercatori sanno da tempo che i pazienti con cancro hanno un rischio ridotto di sviluppare l'Alzheimer, e viceversa", afferma il dottor Bu. "Ciò che non era noto è che la segnalazione Wnt è coinvolta in questa dicotomia".


Su un nuovo modello di topo i ricercatori hanno trovato il difetto chiave che porta alla soppressione della segnalazione Wnt nell'Alzheimer. Essi hanno scoperto che la «proteina 6 ​​a bassa densità legata al recettore della lipoproteina» (LRP6) è carente, e che la LRP6 regola sia la produzione di amiloide-beta, la proteina che si accumula nel cervello dei pazienti AD, sia la comunicazione tra i neuroni. Ciò significa che livelli inferiori a quelli normali di LRP6 portano ad un accumulo tossico di amiloide e danneggiano la capacità dei neuroni di comunicare tra loro.


I topi senza LRP6 avevano segnalazione Wnt alterata, deterioramento cognitivo, neuroinfiammazione ed eccesso di amiloide.


I ricercatori hanno convalidato la loro scoperta esaminando il tessuto cerebrale post-mortem di pazienti di Alzheimer; hanno scoperto che i livelli LRP6 erano carenti e la segnalazione Wnt gravemente compromessa nel cervello umano esaminato.


La buona notizia è che gli inibitori specifici di questo percorso sono già in fase di sperimentazione per il trattamento del cancro. "Naturalmente, non vogliamo inibire il Wnt nelle persone con Alzheimer o a rischio della malattia, ma può essere possibile usare la scienza investita nell'inibire il Wnt per capire come aumentare l'attività del percorso", dice il Dr. Bu. "Identificare composti di piccole molecole per ripristinare la LRP6 e il percorso Wnt, senza indurre effetti collaterali, può aiutare a prevenire o curare l'Alzheimer. Questo è davvero una nuova ed entusiasmante strategia, un approccio nuovo e fresco".


Hanno partecipato allo studio ricercatori della University of Kentucky, della Università di Xiamen in Cina, della University of Oklahoma e del Korea Brain Research Institute. La ricerca è stata finanziata principalmente dai National Institutes of Health, dall'Alzheimer's Association e dal Centro di Medicina Rigenerativa della Mayo Clinic.

 

 

 

 

 


FonteMayo Clinic  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Chia-Chen Liu, Chih-Wei Tsai, Ferenc Deak, Justin Rogers, Michael Penuliar, You Me Sung, James N. Maher, Yuan Fu, Xia Li, Huaxi Xu, Steven Estus, Hyang-Sook Hoe, John D. Fryer, Takahisa Kanekiyo, Guojun Bu. Deficiency in LRP6-Mediated Wnt Signaling Contributes to Synaptic Abnormalities and Amyloid Pathology in Alzheimer’s Disease. Neuron, 2014; DOI: 10.1016/j.neuron.2014.08.048

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.