Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Per molti, la diagnosi di Parkinson è seguita da demenza

Cosa è il morbo di Parkinson?

Quasi un milione di persone negli Stati Uniti hanno il morbo di Parkinson (MP), la seconda malattia neurodegenerativa per diffusione dopo l'Alzheimer. L'incidenza dell'MP aumenta con l'età, ma si stima che il 4% delle persone con MP sia diagnosticato prima dei 50 anni e gli uomini hanno una probabilità 1,5 volte maggiore di avere MP rispetto alle donne.


Questa malattia è un disturbo degenerativo progressivo di certe cellule cerebrali: essa colpisce i movimenti del corpo e provoca altri problemi, inclusa la demenza, poiché molti individui subiscono un declino della cognizione che insorge non prima di un anno dopo la diagnosi.


In genere, i sintomi di MP iniziano gradualmente, con un tremore appena evidente in una mano.

  • I tremori sono comuni negli individui con MP, ma il disturbo provoca anche rigidità o rallentamento del movimento, che implica rigidità nel corpo, braccia e gambe; una rigidezza concentrata per lo più nella spalla o nell'anca è spesso vista come un primo segno di MP.
  • Inoltre, con il disturbo, c'è difficoltà di equilibrio e cadute e l'individuo potrebbe iniziare a curvarsi, inclinarsi o ingobbirsi mentre è in piedi o cammina.
  • La difficoltà nel dormire è un altro sintomo di MP, specialmente quando l'individuo sperimenta movimenti improvvisi durante il sonno o diventa molto irrequieto ed esprime fisicamente i sogni nel sonno profondo.
  • La perdita di odorato potrebbe essere un altro segno di MP oltre a un cambiamento nelle caratteristiche vocali e facciali.
  • Inoltre, sebbene la costipazione sia spesso un problema ricorrente nell'invecchiamento degli adulti, lo sforzo frequente durante la defecazione potrebbe essere un'indicazione precoce di MP e un sintomo che non dovrebbe essere ignorato.
  • E, se la calligrafia dell'individuo è cambiata in modo significativo, con lettere più piccole e parole ammucchiate insieme, questo cambiamento potrebbe essere un segno di MP, chiamato micrografia.


L'MP è un disturbo estremamente diversificato e, come l'Alzheimer, non esistono due persone che sperimentano l'MP allo stesso modo. Molte persone con MP avanzato svilupperanno la demenza, e il morbo condivide alcuni sintomi con la demenza da corpi di Lewy, in quanto le persone con entrambe le malattie possono sviluppare tremore alle mani, avere difficoltà a camminare e sentirsi spesso deboli e instabili.


Alcuni studi hanno riferito che il tempo medio dall'inizio dell'MP allo sviluppo della demenza è di circa 10 anni. Un grande studio ha scoperto che circa tre quarti delle persone che hanno l'MP da più di 10 anni svilupperanno la demenza. Prima della demenza, sperimentano cambiamenti cognitivi più lievi definiti 'lieve decadimento cognitivo' (MCI), che interesserà entro 5 anni circa il 30% degli individui con cognizione normale alla diagnosi di MP. Tuttavia, i cambiamenti cognitivi e quando si verificano variano da persona a persona.


Alcuni fattori al momento della diagnosi di MP possono aumentare il rischio di demenza futura, come l'età avanzata, una maggiore gravità dei sintomi motori e il lieve deterioramento cognitivo. Altre informazioni e risorse si possono trovare in rete (anche su parkinsons.org).

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.