Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Parlare è utile nelle prime fasi dell'Alzheimer

Cosa si intende per 'terapia del dialogo' (talking therapy)?

Le terapie del dialogo includono la consulenza, la psicoterapia e la terapia cognitivo-comportamentale e possono aiutare gli individui a comprendere il legame spesso mancante tra azioni, sentimenti e pensieri. Le terapie del dialogo possono essere efficaci per le persone dall'inizio fino alle fasi medie del morbo di Alzheimer (MA).


Nelle sessioni di terapia psicologica o 'terapia del dialogo', un individuo sarà aiutato a parlare del modo in cui i suoi pensieri e sentimenti ne influenzano l'umore e il comportamento.


Molti individui con demenza hanno difficoltà a dare un senso alla loro diagnosi e ai cambiamenti di vita che l'accompagnano. Sperimentano sentimenti di perdita, confusione, disperazione, vulnerabilità e/o ansia. La terapia del dialogo è utile quando l'individuo lotta per confrontarsi, e accettare, la nuova diagnosi sua o di un proprio caro, offrendo agli individui con demenza l'opportunità di parlare apertamente dei loro sentimenti e ansie, aiutandoli ad adattarsi e vivere meglio con la condizione.


Gli studi hanno dimostrato che l'uso di terapie del dialogo può ridurre direttamente i sintomi di ansia e depressione negli individui con demenza. Tuttavia, è importante notare che man mano che la demenza progredisce, questo tipo di terapia diventa meno utile per l'individuo interessato a causa del declino cognitivo e della perdita della capacità di esprimere i sentimenti.


Le terapie del dialogo sono gestite da un professionista, come un consulente, uno psicologo clinico, un psicoterapeuta o uno psichiatra, preferibilmente da professionisti che hanno esperienza di lavoro con individui con demenza e che hanno una buona comprensione della condizione.


Gli approcci sono tagliati, e adattati alle esigenze dell'individuo nel trovare dei modi per gestire i problemi e lavorare su depressione, apatia e/o ansie. Ad esempio, deve essere valutato prima della riunione iniziale il livello di comunicazione, comprensione e memoria dell'individuo.


A seconda del risultato della valutazione, il terapeuta può scegliere di fare sessioni più brevi, incorporare l'uso di aiuti alla memoria, come carte con indizi, e fornire più rinforzo e riassunti continui. Se l'individuo interessato concorda, il caregiver può partecipare alle sessioni per dare supporto e anche assistenza nelle strategie raccomandate dal terapeuta.


Gli individui colpiti, tuttavia, possono sentirsi più a proprio agio e meno minacciati nel discutere confidenzialmente i problemi con un terapeuta piuttosto che con familiari e amici, o che questi ultimi siano presenti alle sessioni. I terapeuti offrono quello 'spazio sicuro' per l'individuo interessato che può esplorare miriadi di sentimenti, e a sua volta aiutare a mantenere relazioni sane con gli altri.


Le terapie del dialogo sono buoni approcci non farmacologici per gli individui con demenza e sono particolarmente vantaggiosi perché si concentrano sull'individuo e sul suo punto di vista. Queste terapie sono strutturate, collaborative e focalizzate sulla realizzazione di obiettivi e sulla soluzione dei problemi.


Inoltre, anche i caregiver possono trarre benefici da queste terapie del dialogo, aiutandoli a far fronte a tutte le responsabilità associate al prendersi cura dei loro cari e allo stress, ai sentimenti negativi e alla depressione che spesso si presentano nel viaggio della condizione.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.