Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Approvato Brainsee di Darmiyan, il primo test che prevede la probabilità di progredire all'Alzheimer

Brainsee

Comunicato stampa di Darmiyan - Venerdì 12 gennaio segna una svolta nella battaglia contro il morbo di Alzheimer (MA) visto che la Darmiyan Inc., una società leader di innovazioni per la salute del cervello, ha annunciato l'approvazione della FDA del suo test clinico Brainsee. Questa approvazione segna un progresso fondamentale nella salute del cervello e apre le porte al potenziale mercato non sfruttato della diagnosi e della gestione delle malattie cerebrali.

Brainsee è la prima applicazione clinica della tecnologia proprietaria brevettata da Darmiyan che si basa su oltre 40 anni di scienze cerebrali di avanguardia, alimentata da un'analisi delle scansioni avanzate dell'intero cervello e dall'IA (intelligenza artificiale) medica.

È una piattaforma software altamente scalabile e completamente automatizzata che combina la risonanza magnetica cerebrale clinica standard e le valutazioni cognitive (parte degli esami preliminari di routine e non invasivi di pazienti interessati alla perdita di memoria), generando un punteggio oggettivo che prevede la probabilità di progressione dall'aMCI (amnestic mild cognitive impairment, lieve decadimento cognitivo amnesico, cioè con perdita di memoria come sintomo principale) alla demenza del MA, entro 5 anni.

Brainsee affronta un bisogno cruciale insoddisfatto di oltre 10 milioni di americani e oltre 100 milioni di pazienti in tutto il mondo con aMCI. Con l'invecchiamento della popolazione globale, si prevede che l'impatto socio-economico del Brainsee cresca rapidamente ed esponenzialmente.

"La nostra visione è di ridefinire gli standard di screening e monitoraggio della salute del cervello e influire sulla vita dei pazienti e dei loro familiari in modo significativo. Brainsee è il primo prodotto di questa visione, sostenuto dalla nostra solida infrastruttura tecnologica in grado di guidare ulteriori trasformazioni e innovazioni scalabili nel panorama della salute del cervello", ha dichiarato la dott.ssa Padideh Kamali-Zare, fondatrice e CEO di Darmiyan.

Lo screening precoce e la stratificazione del rischio da parte di Brainsee consentono trattamenti tempestivi e personalizzati per i pazienti con aMCI ad alto rischio di progredire alla demenza di MA, con l'obiettivo di ritardare l'insorgenza della demenza, rassicurando quelli a basso rischio di progressione e riducendo quindi la necessità di test costosi e invasivi e i pesanti oneri di abuso finanziario ed emotivo.

Ciò sposta l'esperienza del paziente dall'ansia prolungata alla gestione proattiva, che è cruciale in un'era di trattamenti emergenti del MA in cui una prognosi accurata può aiutare a determinare i candidati di trattamento adeguati. L'impatto economico di Brainsee sarà significativo per tutte le parti interessate nell'assistenza sanitaria, promettendo di ridurre ogni anno i miliardi di dollari spesi per le cure di MA, attraverso gestione e trattamento più efficaci.

Brainsee si distingue per precisione prognostica, comodità del paziente, risultati dello stesso giorno e integrazione senza soluzione di continuità nel flusso di lavoro clinico. La disponibilità globale della risonanza magnetica migliora significativamente l'utilità clinica di Brainsee.

In particolare, Brainsee sposta il paradigma negli esami preliminari dell'aMCI da metodi basati su biomarcatori, che hanno limitate capacità del mondo reale a causa della loro invasività, non specificità, costi e inaccessibilità, a previsioni non invasive e attuabili di futuri miglioramenti o progressione.

 

 

 


Fonte: PRNNewswire (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.