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Autofagia: chi controlla il destino delle cellule che si auto-mangiano

In un nuovo articolo pubblicato sulla rivista Nature, dei ricercatori presentano un meccanismo finora sconosciuto che controlla se una cellula sopravvive all'autofagia, un processo nel quale la cellula consuma una parte di se stessa. La scoperta...

Le interazioni tra disturbi del sonno e Alzheimer

Olivia Lenz si è laureata alla University of Pennsylvania in Maggio, ma resta in giro per continuare qualcosa che aveva iniziato come studente del secondo anno: cercare risposte al delicato ciclo del sonno.La Lenz lavora nel laboratorio di Allan Pack...

Tolleranza alterata del glucosio può portare a disfunzione cognitiva

Le persone con tolleranza alterata al glucosio - precursore del diabete di tipo 2 - spesso mostrano una funzione cognitiva deteriorata, che si può alleviare con una dieta progettata specificamente per la loro condizione, secondo una tavola rotonda tenuta al...

Rischio di demenza ridotto posticipando la pensione

Un nuovo studio su quasi mezzo milione di francesi dimostra che gli anziani che ritardano il pensionamento hanno un rischio minore di sviluppare l'Alzheimer o altri tipi di demenza."L'attività professionale può essere un determinante importante di...

Dove si accumulano le placche: ecco un indicatore migliore dell'Alzheimer

Ricercatori del Dipartimento di Radiologia della Penn Medicine deducono da un nuovo studio, pubblicato online il 15 Luglio su Neurobiology of Aging, che la traiettoria dell'accumulo di placca amiloide (più ancora della sua quantità complessiva) può...

Demenza frontotemporale: ricordi perdono il contenuto emotivo

Uno studio condotto da ricercatori del Neuroscience Research Australia (NeuRA) è il primo a dimostrare che i pazienti con demenza frontotemporale (FTD) perdono il contenuto emotivo / colore dei loro ricordi.Questo spiega perché i pazienti di FTD non...

Vitamina B: la colina migliora memoria e capacità di mantenere l'attenzione

Uno studio sperimentale sui ratti dimostra che consumare colina (una sostanza nutriente del gruppo della vitamina B presente in alimenti come uova e pollo o fegato di manzo, soia e germe di grano) aiuta a migliorare la memoria a lungo termine e la capacità...

Fumare e bere molto 'accelera il declino cognitivo'

La combinazione tra fumare e bere molto velocizza il declino cognitivo, secondo una nuova ricerca pubblicata sul British Journal of Psychiatry.I ricercatori dell'UCL (University College London) hanno verificato che i fumatori che bevono molto alcol hanno...

Donne subiscono maggiore declino cognitivo e Alzheimer

Il tasso di riduzione locale di cervello e il declino cognitivo causato dall'invecchiamento e dalle prime fasi dell'Alzheimer (AD) è più elevato per le donne e per le persone con un fattore chiave di rischio genetico di AD, dicono i ricercatori della School...

Problemi vascolari e Alzheimer sono connessi

Ricercatori della Scuola di Medicina Perelman delll'Università della Pennsylvania hanno scoperto che, per una serie di malattie neurodegenerative, le malattie cerebrovascolari (che danneggiano la circolazione del sangue nel cervello) sono associate...

Alzheimer e cancro potrebbero escludersi a vicenda [studio Italiano]

Le persone anziane con Alzheimer hanno meno probabilità di avere anche il cancro, e quelle con cancro hanno meno probabilità di avere anche l'Alzheimer, secondo il più grande studio condotto finora sul tema, che appare nell'edizione on line del 10 Luglio...

Attacchi epilettici in tarda età possibili segni precoci di Alzheimer

I pazienti con epilessia che avevano decadimento cognitivo lieve amnesico (aMCI) o Alzheimer (AD) mostrano prima un declino cognitivo rispetto ai pazienti che non hanno l'epilessia, secondo un rapporto pubblicato da JAMA Neurology, una pubblicazione di JAMA...

Tasso di invecchiamento "determinato nel grembo materno e collegato al peso alla nascita"

Degli scienziati hanno scoperto che i metaboliti principali nel sangue ('impronte digitali' chimiche lasciate indietro a causa di cambiamenti molecolari precoci prima della nascita o nella prima infanzia) potrebbero fornire indizi sulla salute generale a...

Indagine sul meccanismo di una terapia per l'Alzheimer

I ricercatori del Sanders-Brown Center on Aging dell'Università del Kentucky, guidati dalla docente Donna Wilcock, hanno recentemente pubblicato un nuovo studio nel Journal of Neuroscience per dettagliare un passo in avanti nel trattamento...

Individuati da esperti i primi segni dell'Alzheimer

I primi segni dell'Alzheimer possono essere rilevati diversi anni prima della diagnosi, secondo i ricercatori della Birmingham City University.Lo studio ha scoperto che chi soffre di un tipo specifico di deterioramento cognitivo ha una maggiore perdita...

Ricercatori individuano 'interruttore' della memoria di lungo periodo

Neurobiologi dell'Università di Heidelberg hanno scoperto che il calcio del nucleo delle cellule è un "interruttore" cellulare responsabile della formazione della memoria di lungo periodo.Usando il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come...

Anche la tiroide è coinvolta nell'Alzheimer?

Uno studio mostra che il livello di tireotropina, un ormone che influenza la ghiandola tiroidea, è legato al rischio di Alzheimer.Questo rafforza una ricerca precedente che mostra che una ghiandola tiroidea ipo o iperattiva può condurre a problemi...

Demenza frontotemporale: le ultime scoperte

Uno studio condotto da Neuroscience Research Australia ha rivelato, per la prima volta, perché chi soffre di demenza perde la memoria di eventi significativi della vita, come morti e matrimoni, così come la capacità di interagire socialmente.I...

Essere topo di biblioteca potenzia l'intelletto in vecchiaia?

Una nuova ricerca suggerisce che la lettura di libri, la scrittura e la partecipazione ad attività che stimolano il cervello, a qualsiasi età, possono preservare la memoria.Lo studio è pubblicato nell'edizione online del 3 Luglio 2013 di Neurology®, la...

Trasformare prodotti naturali in farmaci per Alzheimer

In un modello di topo di Alzheimer, c'è un significativo accumulo di placche amiloidi-β nel cervello (CTL). La rapamicina inibisce l'accumulo di placche quando somministrata come profilassi ai topi dal secondo mese di vita (Rapa 2-18), ma non quando é somministrata a da 3 a 15 mesi di età degli animali, perché la malattia è già progredita troppo (Rapa 15 - 18). Le macchie marroni nelle prime due serie di immagini e quelle verdi nella serie in basso rappresentano placche amiloidi. (Immagine: Salvatore Oddo) Clicca per ingrandireIn un modello di topo di Alzheimer, c'è un significativo accumulo di placche amiloidi-β nel cervello (CTL). La rapamicina inibisce l'accumulo di placche quando somministrata come profilassi ai topi dal secondo mese di vita (Rapa 2-18), ma non quando è...

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Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

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11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

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Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

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Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

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Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

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Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

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