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Deterioramento cognitivo a lungo termine "troppo comune dopo malattia critica"

I pazienti trattati in reparti di terapia intensiva (ICU) in tutto il mondo iniziano le cure mediche senza evidenze di deterioramento cognitivo, ma spesso ne escono con dei deficit simili a quelli presenti nei pazienti con danno cerebrale traumatico o...

Ti sei divertito? Sappiamo dove memorizzi questo ricordo

Dove vai per un buon boccone e qual è invece il posto dove non si mangia bene? Dove c'è più probabilità di divertirsi e dove invece le cose potrebbero non girare così bene?Per ogni persona - ma anche per gli animali - le informazioni sulle esperienze...

Statine utili contro la demenza e perdita di memoria, con uso prolungato

La revisione di decine di studi sull'uso dei farmaci statine per prevenire attacchi di cuore indica che questi farmaci comunemente prescritti non costituiscono una minaccia per la memoria a breve termine, e che possono anche proteggere contro la demenza se...

Rimanere brillanti, acuti dopo il pensionamento

Ottobre per il Canada é il mese dell'Ambiente Lavorativo Salubre, ma come si fa a rimanere mentalmente in forma dopo aver scambiato la settimana lavorativa di 40 ore con l'orologio d'oro, cioé dopo essere andati in pensione?Quanto più si utilizza il...

Influenze genetiche sulla cognizione aumentano con l'età

Circa il 70 per cento dell'intelligenza di una persona può essere spiegata dal suo DNA, e queste influenze genetiche diventano sempre più forti con l'età, secondo una nuova ricerca della University of Texas di Austin.Lo studio, creato dai ricercatori di...

Scoperta sullo zinco potrebbe far luce su Alzheimer e Parkinson

Gli scienziati della University of Wisconsin-Madison hanno fatto una scoperta che, se replicata negli esseri umani, implica che una carenza di zinco può contribuire a malattie come l'Alzheimer e il Parkinson, da tempo collegate all'aggregazione di proteine...

Stress grave in mezz'età legato ad elevato rischio di demenza in vecchiaia

Convivere con molto stress in mezza età può aumentare il rischio di sviluppare la demenza a fine vita, almeno tra le donne, suggerisce una nuova ricerca pubblicata sulla rivista online BMJ Open.Le risposte agli eventi della vita quotidiana possono...

Eliminare le centrali di energia cellulare difettose: mistero risolto

Un mix di fortuna e di lavoro tenace in laboratorio, ha consentito ad un team eterogeneo di scienziati dell'Università di Pittsburgh di riferire nel numero del 1 ottobre di Nature Cell Biology di aver risolto il mistero di una funzione biologica di base...

Studio su 90enni rivela i vantaggi dell'allenamento di resistenza

Con un allenamento specifico di 12 settimane, gli over 90 migliorano la forza, la potenza e la massa muscolare.I benefici si traducono in un aumento della velocità di deambulazione, una maggiore capacità di alzarsi dalla sedia, un miglioramento...

"Centrale energetica" delle cellule determina rischio di malattie cardiache e diabete

I geni nei mitocondri, le "centrali energetiche" che trasformano lo zucchero in energia nelle cellule umane, determinano per ognuno di noi il rischio di malattie cardiache e diabete, secondo uno studio pubblicato di recente da ricercatori della University...

Nuovi anticorpi trattano con efficacia l'Alzheimer, nei topi

L'Alzheimer è caratterizzato da un accumulo di particolari proteine tossiche nel cervello, ritenute la base del declino cognitivo nei pazienti. Un nuovo studio condotto nei topi suggerisce che i trattamenti con degli anticorpi appena scoperti possono...

Ormone delle ossa influenza lo sviluppo del cervello e la cognizione

Ricercatori hanno scoperto che lo scheletro, attraverso l'ormone osteocalcina di derivazione ossea, esercita una forte influenza sullo sviluppo del cervello prenatale e sulle funzioni cognitive come apprendimento, memoria, ansia, e depressione nei topi...

Dolcificanti artificiali non gabbano il cervello: chiederà più zucchero in seguito

Mangiare prodotti dolcificati a basso contenuto calorico - soprattutto quando si ha fame o si è stanchi - potrebbe aumentare la probabilità di cercare alternative ad alto contenuto calorico in seguito, a causa di un segnale appena scoperto nel cervello...

Nuovo studio conclude che pesce e noci potrebbero non aiutare le abilità cognitive

Contrariamente agli studi precedenti, una nuova ricerca suggerisce che gli acidi grassi omega-3 non possono dare benefici alle capacità cognitive.Lo studio è stato pubblicato il 25 settembre 2013 on line su Neurology ®, la rivista medica dell'American...

Interessante meccanismo che può innescare il declino mentale: vale anche per l’Alzheimer?

Almeno il 30 per cento dei pazienti nelle unità di terapia intensiva (UTI) subiscono una qualche forma di disfunzione mentale riflessa nell’ansia, nella depressione, e soprattutto nel delirio.Nei pazienti in terapia intensiva ventilati meccanicamente...

Più anziani, più saggi, almeno sul piano economico

Il cervello degli anziani rallenta, ma l'esperienza più che compensa il declino, hanno scoperto un’assistente professore di gestione dell’Università della California di Riverside e diversi suoi colleghi, facendo ai partecipanti una serie di domande di tipo...

Statine di prescrizione comune legate a disturbi della memoria

Una nuova ricerca su due statine, farmaci di prescrizione comune, usate per abbassare il livello delle lipoproteine a bassa densità (LDL) o colesterolo 'cattivo' nel sangue, ha scoperto che uno dei farmaci causa disturbi della memoria nei topi.Tra 6 e 7...

Rare mutazioni aumentano il rischio di Alzheimer ad esordio tardivo

Ricercatori del Massachusetts General Hospital (MGH), hanno identificato e validato due mutazioni genetiche rare che sembrano causare la forma comune dell'Alzheimer (AD) che colpisce dopo i 60 anni.Le due mutazioni avvengono in un gene chiamato ADAM10...

Singolo scoppio lieve può causare lesioni cerebrali simili all'Alzheimer

Un nuovo studio pubblicato nel numero di Settembre del Journal of Alzheimers' Disease riferisce che anche una singola esplosione lieve può causare cambiamenti nel cervello che hanno analogie con quelli presenti in malattie come l'Alzheimer e l'encefalopatia...

Una famiglia 'allargata' aumenta l'onere del caregiver

Il caregiving, l'occuparsi di un paziente, è sempre difficile, ma è molto più difficile quando i caregiver devono contare su legami familiari ambigui, tesi o praticamente inesistenti, secondo uno studio dell'Università del Michigan (UM).Pubblicato...

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Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

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Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

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Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

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30.01.2024 | Annunci & info

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11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

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Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

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Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

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