Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il peso del corpo ha un impatto sorprendente e allarmante sul cervello

hippocampal perfusion vs BMILa perfusione nell'ippocampo (asse delle ordinate, verticale) diminuisce con l'aumento del peso corporeo (asse delle ascisse, orrizzontale).Come il peso di una persona sale, in tutte le regioni del cervello scende l'attività e il flusso di sangue, secondo una nuova ricerca pubblicata nel Journal of Alzheimer's Disease.


Con uno dei più grandi studi a collegare obesità e disfunzione cerebrale, gli scienziati hanno analizzato oltre 35.000 immagini di neuroscansione funzionale con tomografia computerizzata ad emissione di singolo fotone, di più di 17.000 persone, per misurare il flusso sanguigno e l'attività cerebrale.


Il flusso ematico cerebrale carente è il predittore più importante di scansione cerebrale che una persona svilupperà il morbo di Alzheimer (MA). È associato anche alla depressione, al disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), al disturbo bipolare, alla schizofrenia, al trauma cranico, alla dipendenza, al suicidio e ad altre condizioni.


“Questo studio dimostra che essere in sovrappeso o obesi ha un impatto serio sull'attività del cervello e aumenta il rischio di MA, così come di molte altre condizioni psichiatriche e cognitive”, ha spiegato Daniel Amen MD, primo autore dello studio e fondatore delle cliniche Amen, tra le principali cliniche di salute mentale focalizzate sul cervello negli Stati Uniti


Sono stati trovati modelli sorprendenti di progressiva riduzione del flusso sanguigno in quasi tutte le regioni del cervello passando tra le varie categorie di peso: sottopeso, normopeso, sovrappeso, obesità e obesità patologica. Questi schemi sono stati notati sia mentre i partecipanti erano in uno stato di riposo, sia durante l'esecuzione di un'operazione di concentrazione.


In particolare, le aree del cervello conosciute per essere vulnerabili al MA (i lobi temporale e parietale, l'ippocampo, il giro cingolato posteriore e il precuneo) hanno dimostrato di avere una riduzione del flusso di sangue lungo lo spettro della classificazione del peso, dal peso normale al sovrappeso, all'obesità, e all'obesità patologica.


Considerando che le ultime statistiche mostrano che il 72% degli americani sono sovrappeso, e il 42% di questi è obeso, questa è una notizia desolante per la salute mentale e cognitiva dell'America.


Commentando questo studio, George Perry PhD, capo redattore del Journal of Alzheimer's Disease e professore distinto di neurobiologia all'Università del Texas di San Antonio, ha dichiarato:

“La svolta più importante del decennio è il riconoscimento che il MA è una malattia dello stile di vita, poco diversa da altre malattie legate all'età, il risultato del modo di vivere. Il dott. Amen e i collaboratori forniscono prove convincenti che l'obesità altera l'afflusso di sangue al cervello, restringendo il cervello e promuovendo il MA. Questo è un passo importante perché dimostra direttamente come il cervello risponde al nostro corpo”.


Questo studio mette in evidenza la necessità di affrontare l'obesità come un obiettivo, per gli interventi volti a migliorare la funzione del cervello, che siano iniziative per prevenire il MA o tentativi di ottimizzare la cognizione nelle popolazioni più giovani. Tale lavoro sarà fondamentale per migliorare gli esiti in tutte le età.


Anche se i risultati di questo studio sono molto preoccupanti, c'è speranza, come ha concluso il dott. Amen:

“Una delle lezioni più importanti che abbiamo imparato in 30 anni di studi di scansione cerebrale funzionale è che il cervello può essere migliorato quando lo metti in un ambiente di guarigione, adottando le abitudini per un cervello sano, come una dieta a basse calorie ed esercizio fisico regolare”.

 

 

 


Fonte: IOS Press (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Daniel Amen, Joseph Wu, Noble George, Andrew Newberg. Patterns of Regional Cerebral Blood Flow as a Function of Obesity in Adults. Journal of Alzheimer's Disease, 4 Aug 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)