Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vivere vicino a strade trafficate aumenta rischio di demenza, Alzheimer, Parkinson e SM

Vivere vicino alle strade principali o alle strade a scorrimento veloce è legato a una maggiore incidenza di demenza, morbo di Parkinson (MP), morbo di Alzheimer (MA) e sclerosi multipla (SM), secondo una nuova ricerca pubblicata questa settimana sulla rivista Environmental Health.


I ricercatori della University of British Columbia hanno analizzato i dati di 678.000 adulti dell'area metropolitana di Vancouver. Essi hanno scoperto che vivere a meno di 50 metri da una strada principale o a meno di 150 metri da una autostrada è associato a un rischio più alto di sviluppare demenza, MP, MA e SM, probabilmente a causa di una maggiore esposizione all'inquinamento atmosferico.


I ricercatori hanno scoperto anche che vivere nei pressi di spazi verdi, come i parchi, ha effetti protettivi contro lo sviluppo di questi disturbi neurologici. Weiran Yuchi, prima autrice dello studio e dottoranda della UBC, dice:

“Per la prima volta, abbiamo confermato un legame tra l'inquinamento atmosferico e la vicinanza al traffico con un rischio più alto di demenza, MP, MA e SM a livello di popolazione.

“La buona notizia è che gli spazi verdi sembrano avere alcuni effetti protettivi nel ridurre il rischio di sviluppare uno o più di questi disordini. Sono necessarie ulteriori ricerche, ma i nostri risultati suggeriscono che gli sforzi di pianificazione urbana per aumentare l'accessibilità agli spazi verdi e per ridurre il traffico dei veicoli a motore darebbero vantaggi alla salute neurologica“.


I disturbi neurologici (un termine che descrive una serie di malattie, compreso il MA e le altre forme di demenza, il MP, la SM e la malattia del motoneurone) sono sempre più riconosciute come una delle principali cause di morte e disabilità in tutto il mondo. Sappiamo poco dei fattori di rischio associati a tali disturbi, la maggior parte dei quali sono incurabili e in genere peggiorano nel tempo.


Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati dal 1999 al 2003 di 678.000 adulti tra 45 e 84 anni di età che risiedevano a Vancouver dal 1994 al 1998. Hanno stimato l'esposizione individuale alla vicinanza a una strada, all'inquinamento atmosferico, al rumore e al verde nella residenza di ogni persona, usando il relativo codice postale. Durante il periodo di studio, i ricercatori hanno identificato 13.170 casi di demenza non-MA, 4.201 casi di MP, 1.277 casi di MA e 658 casi di SM.


Per la demenza non-MA in particolare, vivere vicino alle strade principali o ad un'autostrada era associato a un aumento del 14% del rischio e per il MP del 7%. A causa del numero relativamente basso di casi di MA e di SM nella Metro Vancouver rispetto alla demenza non-MA e al MP, i ricercatori non hanno identificato le associazioni tra l'inquinamento atmosferico e aumento del rischio di questi due disturbi. Tuttavia, ora stanno analizzando i dati dell'intero Canada e sperano che il volume più alto di dati potrà fornire maggiori informazioni sugli effetti dell'inquinamento atmosferico sul MA e sulla SM.


Quando i ricercatori hanno tenuto conto dello spazio verde, hanno trovato che l'effetto dell'inquinamento atmosferico sui disturbi neurologici si è mitigato. I ricercatori suggeriscono che questo effetto protettivo potrebbe essere dovuto a diversi fattori.


“Le persone più esposte al verde, hanno più probabilità di essere fisicamente attive e possono anche avere più interazioni sociali”, ha detto Michael Brauer, autore senior dello studio e professore di Sanità Pubblica alla UBC. “Ci possono essere benefici anche solo negli aspetti visivi della vegetazione”.


Brauer ha aggiunto che i risultati sottolineano l'importanza per gli urbanisti di incorporare verde e parchi quando pianificano e sviluppano quartieri residenziali.

 

 

 


Fonte: University of British Columbia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Weiran Yuchi, Hind Sbihi, Hugh Davies, Lillian Tamburic, Michael Brauer. Road proximity, air pollution, noise, green space and neurologic disease incidence: a population-based cohort study. Environmental Health, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)