Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Degrado di particolari vasi linfatici può contribuire all'Alzheimer

looking at scanner result

Una nuova ricerca rivela che un particolare gruppo di vasi linfatici svolge un ruolo fondamentale nell'aiutare il cervello a smaltire i rifiuti. Suggerisce anche che il deterioramento di questi vasi nell'invecchiamento potrebbe contribuire alle malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer.


Fino a qualche anno fa, gli scienziati non si rendevano conto che il cervello aveva dei vasi linfatici che lo aiutano a liberarsi dei liquidi in eccesso e dei materiali di scarto. Da allora hanno scoperto che il cervello usa vasi linfatici per drenare i rifiuti nel liquido cerebrospinale (CSF). Tuttavia, non erano ancora chiari i meccanismi sottostanti e le vie di trasporto che drenano il liquido cerebrospinale dal cervello.


In un nuovo studio, alcuni ricercatori del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) e del Center for Vascular Research, entrambi di Daejeon in Corea del Sud, hanno studiato un gruppo di vasi linfatici situati alla base del cranio. Un articolo su Nature descrive come hanno usato speciali scansioni MRI per tracciare il liquido cerebrospinale attraverso i vasi linfatici nei roditori.

 

 

Mappatura del sistema di drenaggio del cervello

Il team ha scoperto che i vasi linfatici meningei (mLV, meningeal lymphatic vessels) basali sono i percorsi principali attraverso i quali il CSF è drenato dal cervello. "Mostriamo anche", notano gli autori, "che gli mLV basali sono punti caldi per l'eliminazione delle macromolecole di CSF e che sia l'integrità di mLV che il drenaggio del CSF sono compromessi nell'invecchiamento".


Aiutando a mappare il sistema linfatico del cervello, lo studio contribuisce a [possibili] nuovi trattamenti che aumentano la capacità del cervello di smaltire i rifiuti.


Il sistema linfatico è un insieme di vasi che si trovano accanto ai vasi sanguigni del sistema circolatorio, e trasporta la linfa, che è un fluido incolore che contiene prodotti di scarto e cellule immunitarie. I linfonodi filtrano la linfa e la restituiscono al flusso sanguigno.


Con il miglioramento delle tecniche di scansione, gli scienziati stanno acquisendo nuove conoscenze sul ruolo cruciale che il sistema linfatico svolge nella salute e nelle malattie. Nell'immunità, ad esempio, gli scienziati stanno imparando che non solo il sistema linfatico regola il trasporto delle cellule immunitarie, ma che le sue stesse cellule e proprietà fisiche possono influenzare le condizioni locali nei tessuti.

 

 

Gli mLV basali sono la principale via di drenaggio

Precedenti studi avevano dimostrato che gli mLV portano via i rifiuti per lo smaltimento attraverso linfonodi cervicali profondamente radicati. Altre ricerche hanno dimostrato anche che gli mLV dorsali nelle regioni superiori del cranio erano probabilmente le principali vie di eliminazione. Tuttavia, questi studi non hanno trovato alcun meccanismo di drenaggio importante in quelle regioni.


Lo studio recente conferma che gli mLV basali sono la principale via di uscita per drenare il liquido cerebrospinale dal cervello. "Come uscita nascosta del CSF", afferma il primo autore dello studio, il dott. Ji Hoon Ahn, del KAIST, "abbiamo esaminato gli mLV intrappolati all'interno di strutture complesse alla base del cranio".


Il team ha impiegato una serie di tecniche per fare uno studio dettagliato degli mLV basali. Ad esempio, per visualizzarli, hanno usato un microscopio a fluorescenza che segna la rotta dei traccianti linfatici nei topi geneticamente modificati. Esami dettagliati dei crani degli animali hanno rivelato che "gli mLV basali includono tutte le caratteristiche necessarie per l'assorbimento e il drenaggio del liquido cerebrospinale".


Una di queste caratteristiche è la presenza di rami con proiezioni simili a dita; questo è tipico dei vasi linfatici funzionanti. Un'altra caratteristica è che gli mLV basali hanno valvole che consentono al fluido di fluire solo in una direzione. In un'altra serie di esperimenti con ratti e topi, il team ha dimostrato che il CSF si drena principalmente attraverso gli mLV basali.


Inoltre, il team ha osservato che la struttura degli mLV e delle loro valvole può deteriorarsi con l'età e, di conseguenza, impedire il drenaggio del liquido cerebrospinale. Lo hanno visto confrontando gli mLV nei topi di 3 mesi con quelli dei topi di età superiore ai 2 anni.


Alcuni dei trattamenti più recenti per l'Alzheimer puntano le proteine ​​tossiche. È possibile che, fornendo una mappa delle vie di drenaggio, lo studio possa aiutare lo sviluppo di trattamenti che cercano di ridurre l'accumulo di proteine ​​tossiche, migliorando il sistema di smaltimento dei rifiuti del cervello.

 

 

 


Fonte: Catharine Paddock PhD in Medical News Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ji Hoon Ahn, Hyunsoo Cho, Jun-Hee Kim, Shin Heun Kim, Je-Seok Ham, Intae Park, Sang Heon Suh, Seon Pyo Hong, Joo-Hye Song, Young-Kwon Hong, Yong Jeong, Sung-Hong Park & Gou Young Koh. Meningeal lymphatic vessels at the skull base drain cerebrospinal fluid. Nature, 24 July 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.