Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alluminio nell'acqua potabile legato all'Alzheimer da studio su 7.000 scozzesi

Livelli più elevati di alluminio e fluoruro nell'acqua potabile sono correlati all'insorgere della demenza, secondo uno studio innovativo su migliaia di abitanti scozzesi.


Le ricerche degli scienziati dell'Università di Edimburgo per esaminare i fattori ambientali che potrebbero causare demenza hanno rilevato che le persone che vivevano in aree con livelli più elevati di alluminio nell'acqua potabile avevano maggiori probabilità di morire a causa della malattia.


Lo studio ha coinvolto circa 7.000 persone nate nel 1921 che hanno avuto un test di intelligenza nel 1932, precursore dello storico esame '11-plus'. Un totale di 1.972 su 6.990 partecipanti allo studio aveva sviluppato demenza entro il 2012.


È stato anche rivelato un divario tra nord e sud in Scozia per quanto riguarda la qualità dell'acqua potabile; il Nord Est sta andando peggio e i Borders e il Sud Ovest sono i territori migliori.


Per intrappolare le impurità nell'acqua grezza vengono usati coagulanti come l'allume (solfato di alluminio), che le legano insieme per formare delle particelle prima del filtraggio. Il fluoruro è presente naturalmente e non è aggiunto al rifornimento idrico in Scozia. I ricercatori dicono che ci sono alcune evidenze che aumenta l'assorbimento umano dell'alluminio.


L'autore dello studio, il dott. Tom Russ del Dementia Research Centre di Alzheimer Scotland presso l'Università di Edimburgo, ha sottolineato che i livelli bassi di alluminio e fluoruro presenti nell'acqua in Scozia sono "molto buoni" in riferimento alle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità:

"Tutti quelli inclusi nello studio erano vivi nel 2005 e erano tutti nati nel 1921. Tutti quelli morti successivamente con demenza sono stati confrontati con quelli che sono morti senza, e le persone che vivevano in aree con livelli più alti di alluminio nell'acqua potabile avevano più probabilità di morire [con la malattia] rispetto a quelle in aree dove i livelli di alluminio erano più bassi.

"Continuiamo a vedere questo risultato ben accettato che livelli più elevati di alluminio, in particolare, sono associati ad un aumento del rischio di demenza. È confermativo piuttosto che altro".


Lo studio pubblicato sul British Journal Of Psychiatry, ha ottenuto i dati sulla qualità dell'acqua dal Drinking Water Quality Regulator for Scotland per gli anni 2005-2014. Il DWQR è responsabile della regolamentazione dell'acqua pubblica fornita da Scottish Water, che è stata fondata nel 2002. Prima di questo, la qualità dell'acqua era responsabilità delle singole autorità locali.

[...]

 

 

 


Fonte: Kevan Christie in The Scotsman (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Tom C. Russ, Lewis O. J. Killin, Jean Hannah, G. David Batty, Ian J. Deary, John M. Starr.  Aluminium and fluoride in drinking water in relation to later dementia risk. The British Journal of Psychiatry, 14 Mar 2019, DOI: 10.1192/bjp.2018.287

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)