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Resveratrolo e Alzheimer

Lo studio sulle cellule pubblicato sul Journal of Biological Chemistry (2005, vol. 280, no. 45), ha analizzato gli effetti del Resveratrolo [ndr: sostanza contenuta nella buccia dell'acino d'uva] sul livello di peptidi beta-amiloidi prodotti a partire da linee cellulari differenti.

I ricercatori del North Shore-Long Island Jewish Institute for Medical Research di Manhasset, New York, hanno trattato con resveratrolo linee di cellule umane che producono beta-amiloidi, testando l'efficacia del resveratrolo attraverso il monitoraggio dei livelli di beta-amiloidi all'interno e all'esterno delle cellule.

I ricercatori hanno scoperto che il resveratrolo ha ridotto significativamente i livelli di peptide beta-amiloide nelle cellule trattate, rispetto alle cellule non trattate e hanno dedotto che il resveratrolo stimola lo scioglimento dei peptidi beta-amiloidi da parte del proteasoma (un complesso proteico che digerisce le proteine in polipeptidi brevi e aminoacidi).  

"Questi risultati dimostrano una attività derivante dal proteasoma anti-amiloidogenica del resveratrolo e suggeriscono che questo composto naturale ha un potenziale terapeutico nell'Alzheimer", concludono gli autori dello studio.

 


Pubblicato su Natural Holistic Health il 3 febbraio 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.
Tutti i diritti sono riservati ai rispettivi proprietari. Liberatoria: questo articolo non propone modifiche alle cure o diete in atto; per qualsiasi azione medica o dietologica si consiglia di rivolgersi a un professionista.

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