Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tasso di invecchiamento "determinato nel grembo materno e collegato al peso alla nascita"

Degli scienziati hanno scoperto che i metaboliti principali nel sangue ('impronte digitali' chimiche lasciate indietro a causa di cambiamenti molecolari precoci prima della nascita o nella prima infanzia) potrebbero fornire indizi sulla salute generale a lungo termine di una persona e sul suo tasso di invecchiamento più tardi nella vita.


Pubblicato ieri in International Journal of Epidemiology, lo studio internazionale sui gemelli, guidato dal King College di Londra, mette in evidenza come una tecnica chiamata metabolomic profiling abbia svelato un insieme di 22 metaboliti legati all'invecchiamento.


Uno di questi, legato alle caratteristiche dell'invecchiamento, come la funzione polmonare e la densità minerale ossea, è anche fortemente associato al peso alla nascita - un determinante di sviluppo noto dell'invecchiamento sano. Questa scoperta suggerisce che i livelli di questi nuovi metaboliti, che possono essere determinati nel grembo materno e influenzati dall'alimentazione durante lo sviluppo, potrebbero riflettere un invecchiamento accelerato nella successiva vita adulta.


Gli scienziati dicono che i risultati mostrano che è possibile che in futuro questi marcatori di invecchiamento possono essere identificati con semplici esami del sangue, fornendo ulteriori indizi sul processo di invecchiamento e magari aprire la strada allo sviluppo di terapie per il trattamento di patologie legate all'età.


Il Professore Tim Spector, direttore del Dipartimento di Ricerca sui Gemelli del King College di Londra, ha dichiarato: "Gli scienziati sanno da tempo che il peso di una persona al momento della nascita è una determinante importante della salute nella mezza età e in anzianità, e che le persone con basso peso alla nascita sono più suscettibili alle malattie legate all'età. Finora i meccanismi molecolari che collegano il basso peso alla nascita alla salute o alla malattia in età avanzata erano rimasti elusivi, ma questa scoperta ha rivelato uno dei meccanismi molecolari coinvolti".


I ricercatori del Dipartimento di Ricerca sui Gemelli del King's, con un finanziamento dalla Commissione europea, hanno effettuato la profilazione metabolomica, lo studio dei metaboliti che processi cellulari specifici o cambiamenti lasciano dietro nel sangue. Analizzando i campioni di sangue donati da oltre 6.000 gemelli, hanno identificato 22 metaboliti legati direttamente all'età cronologica; la concentrazione dei metaboliti era più alta nelle persone anziane rispetto a quelle più giovani.


Un particolare metabolita (C-glyTrp) è associato ad una serie di caratteristiche legate all'età come la funzione polmonare, la densità minerale ossea, il colesterolo e la pressione sanguigna. Il suo ruolo nel processo di invecchiamento è completamente originale. I ricercatori hanno scoperto che è associato anche ad un peso inferiore alla nascita quando hanno confrontato il peso alla nascita di gemelli identici.


Per esplorare il legame tra il peso alla nascita e il metabolita, i ricercatori hanno dimostrato attraverso test genetici che il gene che ne influenza il livello potrebbe essere modificato epigeneticamente (i geni vengono attivati ​​o disattivati ​​da interruttori chimici innescati dall'ambiente o dallo stile di vita della persona). Questi cambiamenti epigenetici possono quindi interagire col metabolismo durante la vita, influendo a sua volta sul rischio di malattie legate all'età.


Ana Valdes, ricercatrice responsabile del King's, ha dichiarato: "L'invecchiamento umano è un processo influenzato da fattori genetici, di stile di vita e ambientali, ma i geni spiegano solo una parte della storia. I cambiamenti molecolari che influenzano il modo in cui invecchiamo nel tempo sono innescati da cambiamenti epigenetici. Questo studio per la prima volta ha utilizzato analisi del sangue e cambiamenti epigenetici per identificare un nuovo metabolita collegato al peso alla nascita e al tasso di invecchiamento.

'Questo metabolita unico, che è legato all'età e alle malattie legate all'età, è diverso nei gemelli geneticamente identici che avevano un peso molto diverso alla nascita. Questo ci mostra che il peso alla nascita induce un meccanismo molecolare che altera questo metabolita e può aiutarci a capire come una scarsa nutrizione nel grembo può alterare i percorsi molecolari che provocano l'invecchiamento più rapido e un maggiore rischio di malattie legate all'età, 50 anni dopo.


"Capire i meccanismi molecolari coinvolti nel processo di invecchiamento potrebbe infine aprire la strada a future terapie per il trattamento di condizioni legate all'età. Poiché questi 22 metaboliti legati all'invecchiamento sono rilevabili nel sangue, ora possiamo predire piuttosto accuratamente l'età effettiva da un campione di sangue e in futuro questo può essere affinato per identificare potenziali rapidi invecchiamenti biologici futuri
negli individui".

 

 

 

 

 


Fonte: King's College London.

Riferimento: Cristina Menni, Gabriella Kastenmüller, Ann Kristin Petersen, Jordana T Bell, Maria Psatha, Pei-Chien Tsai, Christian Gieger, Holger Schulz, Idil Erte, Sally John, M Julia Brosnan, Scott G Wilson, Loukia Tsaprouni, Ee Mun Lim, Bronwyn Stuckey, Panos Deloukas, Robert Mohney, Karsten Suhre, Tim D Spector, and Ana M Valdes. Metabolomic markers reveal novel pathways of ageing and early development in human populations. Int. J. Epidemiol., July 8, 2013 DOI: 10.1093/ije/dyt094

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.