Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Successo nella cura dell'Alzheimer con cellule staminali adipose

Con 35,6 milioni le persone affette da una qualche forma di demenza, l'Alzheimer è un onere finanziario notevole. Con un costo complessivo per l'assistenza e la cura dei malati in tutto il mondo di 600 miliardi dollari, è bene sapere che l'Alzheimer risponde al trattamento con cellule staminali.

In effetti, risponde così bene che la principale organizzazione sanitaria volontaria nella cura di Alzheimer e di ricerca, la Alzheimer's Association, supporta la ricerca sulle cellule staminali.Comunque, le cellule staminali provengono da una fonte inaspettata: cellule staminali adulte adipose, meglio conosciute come cellule grasse - qualcosa che la maggior parte degli americani hanno in quantità. Queste cellule staminali stromali mesenchimali sono in grado di trasformarsi in vari tipi di cellule che riparano il corpo.

Sonia Discher sapeva che c'era qualcosa di sbagliato quando il marito, Steve Discher, non riusciva a capire cosa stesse dicendo o a ricordare come usare il telecomando, ma ha continuato a sospettare di demenza quando ha iniziato a farfugliare le parole, dimenticare di fare la doccia e la barba, e evitare le attività sociali e passare del tempo in famiglia. Il datore di lavoro di Steve ha osservato un calo nella capacità di Steve di svolgere il suo lavoro di rappresentante di garanzia della qualità in un impianto nucleare. Per la sua sicurezza personale, il capo lo spostò dal luogo dove stava lavorando in zone radioattive nella sede principale a un altro luogo per fare fotocopie. Ma aveva bisogno anche di istruzioni su come far funzionare la fotocopiatrice ed spedire via e-mail un documento.

Quando Steve ha ottenuto un punteggio basso in un test dell'Alzheimer disponibile in rete, Sonia ha deciso che era ora di chiedere aiuto. Tra dicembre 2009 e marzo 2010 i medici hanno eseguito EEG, TAC, esami del sangue, TAC, valutazioni, e un set di test neuropsicologici che avevano confermato l'insorgenza precoce della malattia di Alzheimer in Steve. Era presente nell'insieme e non in una parte limitata del cervello. Il suo specialista geriatra disse che Steve era in una condizione molto avanzata e stimava che aveva circa sei-otto anni di vita. Sonia non accettò la notizia che suo marito, all'età di 50 anni, stava morendo.

Sonia ha sentito parlare di trattamento con cellule staminali da un amico. Poiché questa cura non convenzionale non è ancora stata approvata in Canada, Sonia ha cercato nel web i trattamenti disponibili e ha organizzato per Steve un trattamento al midollo osseo invasivo con cellule staminali in Germania. Quando ha chiamato ISCI, ha saputo che stavano utilizzando cellule staminali derivate da tessuto adiposo per il trattamento di malattia di Alzheimer. Disposta a provare il trattamento, Sonia ha annullato il viaggio all'estero e ha concordato di volare dal Canada alla clinica ISCI in Messico per lei e Steve. LeiMomi Ferrill, patrocinatore dei pazienti all'ISCI, ha organizzato i detagli del viaggo e dell'hotel. Il Dischers sono stati personalmente accompagnati da e per la clinica da rappresentanti ISCI.

Il tessuto adiposo o "grasso" contiene la più ricca fonte conosciuta di cellule staminali nel corpo umano. Un trattamento tipico con cellule staminali del midollo osseo fornisce circa 50.000 cellule staminali adulte. Durante la procedura il 30 luglio, il tessuto adiposo è stato rimosso dal corpo di Steve con una mini-liposuzione, e trattato con una combinazione di plasma ricco di piastrine e luce laser a bassa intensità. Quattro ore dopo, 10-60 milioni di cellule staminali delle sue stesse cellule staminali e rigenerative appena attivate, sono state re-introdotte dentro il corpo di Steve. Steve non ha avuto alcun dolore o fastidio di sorta. Il chirurgo di lingua inglese è rimasto con Steve per tutta la durata della procedura e per diverse ore dopo.

Prima del trattamento Steve aveva smesso di stare con la famiglia o nuotare (cosa che amava) e non partecipava a conversazioni. Aveva lo sguardo vuoto, come se lui non fosse presente. Ha rifiutato di fare passeggiate con Sonia o giocare con la sua nipotina. Ci sono stati momenti in cui lui non sapeva nemmeno il nome di Sonia o dove abitava.

Tre giorni dopo il trattamento con cellule staminali adipose la personalità di Steve e il senso dell'umorismo è tornato e ha iniziato a farsi coinvolgere con la famiglia e fu in grado di portare avanti una conversazione. Acquisendo energia nelle settimane successive divenne ancora più socialmente attivo rispetto a prima di contrarre la malattia. Ora prende il suo nipote a nuoto e al parco, rastrella le foglie senza che gli sia chiesto, e ha anche riparato il rasaerba; e durante le sue passeggiate con Sonia, si ferma a parlare con i vicini. Una volta che le sue abilità cognitive hanno iniziato a tornare, non aveva più uno sguardo vuoto. In effetti, adesso vuole giocare con la sua famiglia e ha vinto realmente a Yahtzee, un gioco di dadi che richiede strategia, conteggio e tenere conto del punteggio.

"E' bello vedere Steve cambiato così rapidamente. Egli è ancora confuso quando si tratta di alcune cose, ma ce lo dobbiamo aspettare", dice Sonia. "Non possiamo aspettarci di vedere una ripresa totale da sera a mattina, ma non vedo l'ora di vedere giorno per giorno i cambiamenti man mano che si prospettano. Anche se questo trattamento non può essere una guarigione assoluta, i risultati hanno hanno ripagato il tempo, i soldi e la fatica. I feel like I got my husband back.” Mi sento come di aver ottenuto indietro mio marito."

Per tornare al lavoro, Steve ha dovuto segnare almeno il 75 per cento di punteggio nel corso di sicurezza WHMIS. La prima volta che ha fatto il test nel mese di agosto ha segnato 60 per cento. L'ha fatto di nuovo due settimane più tardi e ha ottenuto l'88 per cento. Steve è entusiasta di tornare al lavoro ed è certo che la gente noterà i cambiamenti in lui.

I trattamenti con cellule staminali derivate da tessuto adiposo si stanno mostrando una grande speranza per i pazienti con Alzheimer, e grazie a persone come la First Lady della California, Maria Shriver, una sostenitrice da lunga data dell'Alzheimer, al cui padre è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer nel 2003, è venuta alla luce una maggiore consapevolezza. Maria ha pianificato una campagna di beneficenza per la Alzheimer's Association, che include una marcia 5Km e una fiaccolata che si terrà Domenica 24 ottobre a Long Beach, California. Peter Gallagher e Soleil Moon Frye e altre celebrità, tra cui Rob Lowe, Jane Fonda e l'evento emcee Leeza Gibbons sono previsti tra gli ospiti di Shriver nella marcia.

Situato a San Diego, California, l'International Stem Cell Institute (http://www.iStemCelli.com) è leader mondiale nella fornitura di un percorso di terapia con cellule staminali. Per ulteriori informazioni contattare un patrocinaote dei pazienti ISCI (800) 609-7.795.

Liberatoria: le terapie con cellule staminali offerte a titolo oneroso da International Stem Cell Institute non sono attualmente approvato dalla FDA ed i trattamenti e le procedure di cui hanno luogo al di fuori degli Stati Uniti. I trattamenti con le cellule staminali non sono una cura per qualsiasi condizione, malattia o infortunio, né un sostituto per una corretta diagnosi medica e la cura. Le informazioni contenute in questo comunicato stampa e i materiali scritti di ISCI non devono essere considerate consigli medici. Si intendono per scopi educativi e informativi.

 

Fast Pitch Networking, 13 ottobre 2010

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.